Pow torna a vivere

Paw ridotto da buttare via trova ancora la voglia di vivere

Le luci della Polizia, le sirene e la gente che si affollava indicavano che qualcosa era o stava per accadere. Il poliziotto nel vedere quella creatura aggomitolata, a testa bassa, dolorante, si mosse a compassione e si avvicinò prima ancora di chiedere aiuto. Si guardarono a lungo negli occhi, era un incrocio di sguardi dolcissimi, poi tirò fuori uno snack e lo offri al cane.

L’agente pensò qualche istante sul da farsi, confesserà dopo di essere rimasto molto colpito dalla sua storia e che quei momenti non li dimenticherà per il resto della vita.

Decise di chiamare i volontari di un rifugio che hanno all’interno un buon centro medico. Il cane non camminava

Quel corpo raccontava solo cose brutte, cose passate, ma tanto tanto brutte. Misero un panno sotto la sua pancia per aiutarlo a sollevarsi. In due lo reggevano, lui accennò i primi passi. In macchina il cane sembrò trovare pace, si aggomitolò sul sedile, remissivo, finalmente al caldo.

 

Paw, questo era il suo nome adesso, fece un percorso di recupero fisico e mentale molto difficile, l’uomo , la mano dell’uomo, a lui aveva fatto evidentemente molto male. Forse in quei giovani amorevoli e dolci ha visto una purezza d’animo. Per la prima volta viene accarezzato e rassicurato. I giorni e le settimane passano, il manto diventa bello, il suo carattere inizia ad uscire fuori, emerge ancora una volta il gran cuore degli animali.

L’agente che inizialmente si fece prendere il cuore sta cercando per lui una casa, ha forte desiderio di vederlo sistemato. Sicuramente se non dovesse farsi avanti nessuno lo adotterà lui. Paw era un cane usato forse nei combattimenti, si pensa sia stato utilizzato come cane esca. Nessuno pagherà per il male fatto, lui non sa parlare, non può raccontare….Paw speriamo che da oggi in poi la tua vita sia in discesa, che sia solo sereno il cielo che vedrai.