Andare d’accordo con qualcuno è meraviglioso ma “connettersi” è davvero magico
Una riflessione che ci aiuta a capire le nostre amicizie: andare d'accordo con qualcuno è meraviglioso ma "connettersi" è davvero magico
Andare d’accordo con qualcuno è meraviglioso ma “connettersi” è davvero magico. Riuscire ad andare d’accordo con un’altra persona è abbastanza semplice, lo facciamo spesso, quasi ogni giorno con dozzine di individui, quindi potremmo dire che non ha più molto significato.
Tuttavia, la cosa veramente magica è entrare in “connessione” con la mente e con il cuore e scoprire rapidamente come i nostri mondi si armonizzano. Potremmo pensare che ciò avvenga solo nella finzione, ma la vita ha i suoi processi incredibili e sconosciuti.
Non parliamo di amore a prima vista, ma della meravigliosa connessione che costruisce le amicizie e gli amori più forti, quelle che superano il tempo e la distanza. Legami basati su complicità, patti, armonia emotiva, preoccupazione reciproca e tenerezza. Questa connessione fa parte di un processo di crescita in cui impariamo a condividere, aiutare ed essere aiutati.
Le leggi dell’attrazione nell’amicizia
Quando parliamo di amicizia, la ricerca si concentra sempre più sui suoi benefici che sulle sue cause, cioè sui processi sottostanti che innescano quella “connessione magica”. Ora vedremo quell’aspetto essenziale. L’amicizia nasconde aspetti molto più complessi di quelli che determinano la semplice attrazione di una coppia. Ci sono un certo numero di leggi e dinamiche psicologiche che sono interessanti da sapere.
La scoperta di sé
Le amicizie più autentiche non si basano esclusivamente sulla condivisione di interessi comuni o sugli stessi gusti o valori. Gli esperti di psicologia sociale sanno che c’è una svolta che determina se un’amicizia durerà o meno. Si tratta dell’auto-scoperta.
Come individui, dobbiamo condividere le nostre paure e preoccupazioni con gli altri per ottenere supporto, sentire intimità e complicità terapeutica. Quando ci apriamo e trasmettiamo fiducia e l’altra persona è in grado di proteggerci e sostenerci, allora inizia la magia. Se raggiungiamo la reciprocità, rimane la stessa magia.
Il “cemento” emotivo e la legge specchio
Le relazioni di amicizia si rafforzano grazie a “doni emotivi” come lealtà, la considerazione, il sostegno incondizionato, il riconoscimento, la sincerità o la capacità di promuovere il nostro sviluppo personale. C’è un altro pensiero molto interessante degli psicologi sociali Carolyn Weisz e Lisa F. Wood della Puget Sound University di Tacoma, Washington. È la teoria dello specchio dell’amicizia.
Connettersi con qualcuno è trovare una persona che corrisponde alla nostra identità, cioè troviamo una persona che agisce come nostro riflesso o punto di equilibrio. Il buon amico sarà colui che può dirci la verità su ciò che facciamo e le decisioni che prendiamo, che ci avviserà quando ci stiamo allontanando dalla nostra essenza.
Il nostro cervello deve fare amicizia con persone speciali
Possiamo chiamarlo intuizione o sesto senso, ma il nostro cervello spesso sa con chi è meglio “connettersi”. I nostri cervelli amano amicizie solide e durature per un motivo ben preciso: ci aiutano a sopravvivere, danno più significato alla nostra vita quotidiana. Che ci crediate o no, le amicizie con cui ci colleghiamo veramente ci fanno secernere varie sostanze che ci aiutano a eliminare lo stress e aumentare la sensazione di felicità.
Lascia che la vita ci colleghi magicamente con quelle persone speciali che rendono la nostra realtà come un parco giochi, meraviglioso, caldo e interessante.