Sindrome di Wendy, cos’è e come si manifesta
Sindrome di Wendy, ecco cos'è e come si manifesta questa patologia che molte donne non sanno nemmeno di avere
La psicologa Dan Kiley, che nel 1983 ha spiegato la “Sindrome di Peter Pan”, ha anche usato il termine “Sindrome di Wendy” per descrivere le donne che si comportano come madri con i loro partner o con le persone a loro vicine. Wendy è la donna dietro Peter Pan. È quella persona che si occupa delle cose che Peter Pan non fa. Di seguito proveremo a spiegare cos’è e come si manifesta la Sindrome di Wendy.
La donna affetta dalla Sindrome di Wendy è facile da individuare. È lei a prendere ogni decisione, assumendosi tutte le responsabilità di “Peter Pan”, e quindi, giustificando così la sua inaffidabilità. È il prototipo della madre iperprotettiva. Sia Peter Pan che Wendy non riconoscono ad ammettere di avere un problema, non ne sono consapevoli. L’unica soluzione è il trattamento psicologico, non solo incentrato sulla persona ma anche sul partner e sulla famiglia.
La sindrome di Wendy riguarda le donne che dipendono molto dai loro compagni in modo speciale. Accudiscono i loro compagni, trattandoli come bambini immaturi. Queste donne di solito affermano: “Mi sento come se avessi tre figli, anziché due, perché c’è anche mio marito”. La donna Wendy tenta di controllare le situazioni con il suo compagno attraverso una maternità inappropriata. È una donna molto insicura che non riesce a gestire la rabbia, né sua né del suo compagno. Assumendo un ruolo materno nei confronti del coniuge, si sente protetta dal suo possibile rifiuto e al riparo da un eventuale abbandono che, a suo avviso, deriva inevitabilmente dagli scambi di rabbia.
Secondo la dott.ssa Dan Kiley, prima che una donna si trasformi in Wendy devono esistere determinate condizioni.
“Deve soffrire in parte per la paura del rifiuto, perpetuare un’immagine di sé negativa attraverso una voce interiore di inferiorità e diventare così dedita alla sua immagine sociale che non riesce a esaminare la sua vera vita personale”.
Sintomi della sindrome di Wendy:
– mancanza di identità personale;
– ignorare le opinioni proprie e non essere in contatto con i propri gusti o antipatie;
– basare la loro sicurezza sull’approvazione degli altri;
– presentare un’immagine sociale accettabile è di grande importanza;
Otto comportamenti tipici delle donne rimaste intrappolate nella cosiddetta “trappola di Wendy”:
1. La donna nega l’esistenza dei problemi.
2. Tende a credere che il suo compagno non possa sopravvivere senza di lei. La verità è che Peter Pan non è disposto e non è in grado di assumersi la responsabilità che le sta causando questi problemi.
3. Possessività – questo si verifica quando “Wendy” inizia a sentirsi dipendente dal suo compagno, sentendo che non può sopravvivere emotivamente o forse finanziariamente senza di lui.
4. Lamentarsi: lamentarsi può essere una forma salutare di assertività, purché gestita in modo appropriato.
5. Senso di colpa – Il senso di colpa è un cattivo motivatore. In tali condizioni, il soggetto si sente costretto a un determinato comportamento. Potrebbe fare quello che vuole, ma si arrabbierà con il suo partner per “averlo fatto” fare cose che non voleva.
6. Ha un enorme grado di responsabilità per il suo marito e i suoi figli, nel tentativo di minimizzare il suo alto livello di ansia. Nel frattempo, la paura del rifiuto e i sensi di colpa la porteranno a una posizione passiva “sì, caro” in cui si accorderà superficialmente con il coniuge per evitare discussioni.
7. La donna Wendy inizierà a vacillare tra essere una martire e punire il suo uomo (spendendo soldi per cose che non vuole davvero e che la famiglia non può davvero permettersi, diventando ipocondriaca e aspettandosi che la porti da molti dottori appuntamenti, rifiutando i rapporti intimi). Esiste un rischio elevato di finire per essere coinvolta in una relazione esterna in cui sentirà di poter ottenere il calore che manca nella sua relazione.
8. La donna Wendy “colpirà in basso”. Quando ciò accade, sentirà di aver esaurito tutte le sue strategie di coping. Questo è il momento in cui la donna Wendy di solito si rivolgerà a consulenti professionisti per chiedere aiuto.
Per aiutare una donna Wendy, bisogna trasformarla in Campanellino o una donna che è disposta a crescere.
Otto qualità che definiscono “la sceneggiatura dell’amore per adulti”, elencata dal Dr. Kiley
1. La capacità di scendere a compromessi senza pietà o rimpianti.
2. Consapevolezza di essere scomodo a volte, senza sentimenti negativi a causa della propria empatia per il proprio partner.
3. Affidabilità – “Gli amanti dipendono l’uno dall’altro. Sanno che se tutto il resto fallisce, la persona amata sarà lì a fare tutto il possibile per aiutarli”.
4. Condividere liberamente i propri pensieri e sentimenti senza timore di critiche.
5. Essere realistici.
6. Essere intimi l’uno con l’altro, amare toccare, abbracciare ed esprimere soddisfazione intima l’uno verso l’altro.
7. Essere giocosi nella propria intimità di coppia.
8. “Il fattore X”. Il termine descrive un legame inespresso, una speciale sensazione di vicinanza che è difficile da definire o identificare con precisione.
Fonte: powerwithinwomen.com