Samantha De Grenet piange a Vieni da me: nel 2018 è stata male ed è stata operata
Samantha De Grenet in lacrime nel salotto di Vieni da me, piange perché due anni fa è stata molto male e si è anche dovuta operare
Samantha De Grenet non riesce a trattenere le lacrime ospite nel salotto di Vieni da me. Di fronte alla padrona di casa, Caterina Balivo, scoppia a piangere ricordando quanto è stata male due anni fa. Nel 2018 ha anche dovuto sottoporsi a un’operazione chirurgica per combattere una malattia che le era stata diagnosticata.
La showgirl non ha detto di quale malattia si trattasse, forse di un tumore.
“Il 2018 non è stato un anno facilissimo. Solo le persone a me vicine sanno cosa ho passato. Non ne ho mai parlato ancora, perché per affrontare un certo tipo di argomento bisogna essere pronte, forti e bisogna mandare un bel messaggio, non uno di debolezza o fallimento. Non ho ancora fatto outing diciamo”.
Una confessione forte, la sua. Un momento davvero delicato che ha scelto di tenerlo nascosto e superarlo.
Da allora è passato del tempo e lei ha metabolizzato la cosa ed è pronta a parlarne.
“Spero che quando riuscirò a parlarne senza piangere e impietosire di dare forza alle altre donne che hanno passato o passano quello che ho vissuto io”.
Samantha De Grenet racconta di essere stata molto male e non è ancora del tutto finito, perché deve sottoporsi ad altri esami. Ma si è operata e adesso sta bene. Non ne ha mai parlato per un motivo:
“Sei frenata da quei quattro stupidi che possono dirti “Ecco un’altra che parla per un po’ di visibilità”. Ho lottato un anno e mezzo in silenzio, ho postato foto che non erano di quel periodo, non ho mai voluto parlare. L’hanno fatto con tante persone, anche con chi non c’è più”.
Ma come ha combattuto la malattia, è pronta a combattere anche gli hater:
“Nel momento in cui ne parlerò dirò a tutte quelle persone che criticano che dall’altra parte c’è gente che sta combattendo una battaglia di cui loro non sanno nulla. Ci sono situazioni che finiscono bene, come la mia anche se c’è tutto un corso, e altre che non finiscono bene. Prima di parlare bisogna collegare il cervello”.