Quando la tecnologia si mette a servizio del mare: Flagchain
La Campania traccerà il suo pescato grazie alla tecnologia
È stato presentato a Ischia il progetto Flagchain: grazie alla tecnologia e a strumenti sofisticati la Campania potrà tracciare il suo pescato e la provenienza dei prodotti, una vera rivoluzione nel settore food che i ristoratori e gli chef amano.
Il progetto hi-tech consentirà la tracciabilità del pescato, una grande novità del settore ittico che potrà valorizzare e supportare le identità locali. Grazie alla blockchain, la banca dati condivisa e non modificabile, tutto resterà scritto.
A Ischia è stato presentato il progetto Flagchain a cura della cooperazione Made in Campania creata dai gruppi locali attivi nel settore della pesca, tra questi “Pesca flegrea”, “Litorale Miglio d’Oro” e “Sviluppo Mare Isole di Ischia e Procida”.
I progetto coinvolgerà tutti i protagonisti della filiera ittica per implementare e perfezionare i dati relativi alla tracciabilità e rintracciabilità del prodotto locale acquistato.
Entusiasti del progetto anche gli chef che si fanno portavoce di questi cambiamenti. Primo fra tutti lo chef Pasquale Palamaro di Indaco convinto che grazie a questa conoscenza del prodotto i consumatori, sempre più consapevoli, avranno uno strumento in più per orientarsi verso i prodotti del territori autentici.
Ma anche per i cuochi questo è un valore aggiunto sia nella cucina che in termini di storytelling, insomma una garanzia in più per tutti gli addetti ai lavori.
A supportare l’intero lavoro di una filiera ittica più tracciata e tracciabile anche Foodchain, la startup comasca nata nel 2016 che crede fortemente nel progetto Flagchain e nella valorizzazione che questa può dare alle comunicato locali, risorsa unica e prezioso del patrimonio del nostro Paese.
Insomma questo progetto ha raccolto gli entusiasmi di tutti sul nascere, perché il mercato ittico è una vera e propria risorsa e va protetta e sfruttata con intelligenza.