Sanremo 2020, la reunion de I Ricchi e Poveri
A Sanremo 2020 tutto è pronto per una reunion de I Ricchi e Poveri: ecco tutto quello che i loro fan devono sapere
I Ricchi e Poveri, storica reunion al Festival di Sanremo 2020. Pare ormai che Amadeus sia riuscito a compiere l’impresa di riportare sul palco dell’Ariston la famosa band italiana. Scopriamo tutti i dettagli di una rimpatriata che in molti attendevano da tempo.
Sono passati 50 anni da quando I Ricchi e Poveri hanno sfondato nel mondo della musica italiana con La prima volta bella. Ed è passato sempre mezzo secolo da quando hanno partecipato per la prima volta a Sanremo. Poi la storia ha separato le loro strade, il 5 febbraio 2020 i quattro componenti storici del gruppo italiano saranno di nuovo all’Arisotn.
Angela Brambati, Angelo Sotgiu, Marina Occhiena, che aveva lasciato il gruppo nel 1981, e Franco Gatti, che invece li aveva lasciati nel 2016, hanno deciso di tornare insieme proprio sul palco dell’Ariston, per una reunion che i fan storici del gruppo nato nel 1967 a Genova grazie anche a Franco Califano aspettavano da tempo. 22 milioni di copie vendute non sono pochi. E infatti in Italia sono secondi solo ai Pooh.
“Siamo qui tutti e quattro insieme per onorare l’affetto che il pubblico ci ha sempre dimostrato.Celebrare i 50 anni dal nostro primo grande successo è come ritrovarsi in famiglia dopo un lungo viaggio e rinsaldare un legame essenziale“, queste le parole dei cantanti che annunciano ufficialmente la loro presenza al Festival di Sanremo 2020.
A Sanremo devono il grande successo de La prima cosa bella, arrivata seconda nell’edizione del 1970. Hanno partecipato anche all’edizione dell’anno seguente, con Che Sarà. Poi tanti concerti, album, canzoni, fino al 1981, quando Marina lascia il gruppo (soprattutto per gli scontri con l’altra cantante di sesso femminile). Ma il gruppo va avanti. Prima presentano a Sanremo Sarà perché ti amo e poi lo vincono nel 1985 con Se m’innamoro.
Nel 2013 avrebbero dovuto tornare a Sanremo per un Premio alla Carriera, ma decisero di annullare tutto per la morte del figlio di Franco Gatti, che poi lascerà poco dopo,