Kobe Bryant, l’ultimo messaggio alla moglie e alle figlie prima di morire
Kobe Bryant, l'ultimo messaggio alla moglie e alle figlie prima di morire: un messaggio davvero molto forte e commovente
La tragedia di Kobe Bryant ha scosso tutti, anche chi non era appassionato di basket. La tragica morte insieme alla figlia Gianna e altre sette persone ha sconvolto un po’ tutti. E leggere oggi l’ultimo messaggio del campione di basket rivolto a sua moglie e alle sue figlie fa commuovere ancora di più.
Kobe Bryan era una star dello sport internazionale. Il 41enne aveva vinto tutto e tutti lo ricorderanno per sempre con la maglia dei Los Angeles Lakers, per le sue imprese e i suoi successi.
Ma anche per la sua semplicità e l’amore che ci metteva nel fare ogni cosa.
Spesso l’atleta condivideva sul suo profilo Instagram immagini della sua famiglia. Di sua moglie Vanessa, splendida 37enne, oggi rimasta vedova, che deve piangere il marito e una figlia morti in quel terribile schianto. Lei era la sua regina. Mentre le quattro figlie erano le sue principesse.
Uno degli ultimi messaggi era dedicato al primo incontro con Vanessa, avvenuto 20 anni prima.
“In questo giorno, 20 anni fa, ho incontrato la mia migliore amica, la mia regina Vanessa. Ho deciso di portarla ad un appuntamento a Disneyland stasera per celebrare lo stile della vecchia scuola prima di avere quattro principesse. Ti amo, mia mamacita per sempre”.
Due mesi dopo la dedica, Kobe Bryant è morto in modo tragico.
A causa della nebbia l’elicottero sul quale volava con la figlia di 13 anni e altre sette persone si è schiantato.
Nessuno è riuscito a salvarsi.
Vanessa è rimasta da quel giorno vedova, con tre figlie da crescere da sola: Natalia, 17 anni, Bianka, 4 anni, Capri, nata il 20 giugno 2019. A piangere il marito e la figlia 13enne.
Kobe condivideva con la figlia Gianna la passione per il basket. Era una promessa.
Purtroppo ha condiviso con lei anche la tragica fine: i due si stavano recando nell’accademia fondata dal campione per un incontro.
La loro morte lascia un tragico vuoto.