Una donna non può avere un cane. È così che è morto il povero Aseman
"Hanno ucciso il mio cane, sotto i miei occhi, perché sono una donna". La storia di una giovane, denigrata dalla sua cultura.
La donna nelle immagini di seguito si chiama Sahba Barakzai e la sua storia sta lasciando in lacrime migliaia di persone. Il suo cane Aseman, un husky di circa 7 mesi, è morto, dopo che è stato ucciso sotto gli occhi dell’intera famiglia di Sahba. Quest’ultima ha raccontato che era uscita a fare una passeggiata nei boschi, come era solita fare con il suo amato cane.
Improvvisamente, tra gli alberi, è uscito un gruppo di uomini, che ha iniziato a sparare colpendo il cane. Sahba, spaventata, ha cercato di pregarli, chiedendo loro di lasciarlo perdere, ma la sua richiesta ha fatto infuriare ancora di più quelle bestie, che hanno sparato in aria altri colpi e poi hanno ucciso il cane, sottolineando il fatto che una donna non potesse avere un amico a quattro zampe.
La giovane alla fine si è ritrovata a stringere tra le proprie braccia, il suo cane senza vita. Purtroppo nella cultura afghana, la donna è denigrata ed episodi del genere, si verificano ogni giorno.
Il brutale gesto è stato anche una forma di dispetto, verso Sahba, che si era fatta una nomina, per aver insegnato ai più giovani come andare in bicicletta e le arti marziali, in un posto dove le donne non possono nemmeno andare a scuola…
Questo è quanto raccontato dalla famiglia della giovane: “crediamo che quegli uomini abbiano sparato per via del club sportivo creato da Sahba. In un posto dove una donna non può andare a scuola, non può lavorare e non può nemmeno uscire di casa, senza essere accompagnata da un uomo”.
“Non era la prima volta che veniva minacciata, ma lei ha sempre creduto in ciò che faceva e non le è mai importato”.
“Ogni giorno qui vengono uccisi decine di esseri umani. Abbiamo deciso di andare via”.
Una vicenda che ha terrorizzato la famiglia di Sahba, che ha già deciso di lasciare il paese.