Novara, donna non regge il dolore e si spegne durante il funerale del marito
A Novara una donna è morta durante il funerale del marito: non ha retto al dolore di una perdita così devastante
Questa triste storia ci arriva da Novara. Protagonisti un marito e una moglie che hanno condiviso gioie e dolori per 62 anni pieni d’amore. All’improvviso il 12 febbraio lui è morto, all’età di 91 anni. Durante il funerale del marito, la moglie, una donna di 84 anni, non ha retto il dolore ed è morta anche lei.
Attilio Beltram aveva 91 anni. 62 dei quali vissuti insieme alla sua amata Mariantonietta Vallana, che di anni invece ne ha 84. Il 12 febbraio l’uomo si è spento.
Per la donna una vera e propria tragedia. Poco prima del funerale del marito, Mariantonietta aveva confidato al sacerdote che avrebbe tanto voluto andare via con lui, perché senza Attilio da sola qui non ci voleva stare.
Finito il funerale, la donna è uscita dalla chiesa insieme ad amici e parenti, per l’ultimo viaggio insieme al marito verso il cimitero. Mentre si trovava sul sagrato della chiesa della Fraternità Domenicana di Agognate, intenta a salutare tutti coloro che erano intervenuti per dare l’ultimo saluto al marito, Mariantonietta all’improvviso si è sentita male.
Ha avuto un malore. E a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione del personale del 118 immediatamente intervenuto per poterla soccorrere.
Una vita vissuta sempre insieme, sempre loro due, da soli, perché non avevano avuto figli. Per Mariantonietta l’idea di continuare a vivere senza il suo Attilio era insostenibile. Un amico racconta quei momenti:
“Quando si è accasciata abbiamo tentato di soccorrerla, ma non ha più dato segni di vita. All’arrivo delle due ambulanze si è sperato potesse riprendersi, ma non è accaduto”.
E così Mariantonietta e Attilio, uniti nella vita grazie al loro amore indissolubile, rimarranno uniti anche nella morte.
Lasciando nello sgomento chi li ha conosciuti bene, come padre Ennio Staid, della Fraternità Domenicana, amico della coppia:
“Ha raggiunto il suo amato Attilio nel giorno in cui lo abbiamo salutato l’ultima volta. Poco prima mi aveva abbracciato, sussurrando che sarebbe tornata a trovarmi nei prossimi giorni. Attilio era mio coetaneo. Frequentavano con assiduità la chiesa di Agognate”.