Ugo Russo, le parole di Maria Pia Russo, la zia del quindicenne ucciso a Napoli
Ugo Russo, arrivano le parole di Maria Pia Russo, la zia del quindicenne ucciso a Napoli che punta il dito contro il carabiniere e giustifica il ragazzo
La tragedia che si è consumata nella notte del 1 marzo a Napoli tiene tutti con gli occhi incollati sulle notizie. Ugo Russo, il ragazzo che ha perso la vita colpito dai proiettili sparati dal carabiniere che ha reagito al tentativo di rapina, viene difeso a spada tratta dai parenti.
Maria Pia Russo, la zia di Ugo Ruso, ha raccontato alle telecamere chi era suo nipote e ha chiesto che giustizia venga fatta. La donna, sorella del padre del quindicenne, ha puntato il dito contro il carabiniere e gli ha chiesto di mettersi una mano sulla coscienza.
“Ma quale conflitto a fuoco, a mio nipote le armi facevano paura. Hanno sparato per ucciderlo”.
È arrabbiata Maria Pia Russo e non lo nasconde. Per lei Ugo Russo era un ragazzo bravissimo, un gran lavoratore:
“Dicono conflitto a fuoco, dicono tante cose, ma mio nipote non era tipo da armi. Era un ragazzo buonissimo, che conosceva i problemi della famiglia e lavorava come poteva. Faceva di tutto, dal fruttivendolo al pittore, ma sicuramente non rubava, non era capace di farlo”.
Raggiunta dalle telecamere di Fanpage, Maria Pia Russo ha descritto il nipote come “un bravo ragazzo, quieto e riservato” che “se lo incrociavi per strada e lo salutavi, lui abbassava lo sguardo per la timidezza. Aveva paura delle armi, se sparavano scappava di sopra e diceva di chiuderci dentro, altro che conflitto a fuoco come stanno dicendo. Vogliono cercare di giustificarsi dicendo così”.
La donna ha voluto dire la sua anche sui precedenti del fratello Vincenzo Russo, padre del quindicenne rimasto ucciso durante la tentata rapina.
“Sì, è vero, mio fratello ha precedenti, ma che risalgono al 2004, oggi siamo nel 2020 e sono sedici anni che mio fratello non ha problemi con la legge”.
Poi rincara la dose, chiedendo al carabiniere di mettersi una mano sulla coscienza perché anche lui, una volta diventato padre, potrebbe arrivare ad avere problemi economici che potrebbero spingerlo a fare dei reati:
“Dici la verità, hai 28 anni, passati una mano sulla coscienza, perché anche tu hai dei figli e possono capitarti problemi economici che ti portino a fare qualche reato. Mio nipote te lo porti sulla coscienza, avresti potuto sparargli alle gambe e invece hai puntato alla testa e al torace, per ucciderlo. Devi pagare con la giustizia”.
Non si ferma la zia di Ugo Russo. Non ammette nemmeno il coinvolgimento della loro famiglia nella sparatoria alla caserma dei carabinieri.
Adesso bisognerà aspettare che la giustizia faccia il suo corso. Torneremo con aggiornanti…