Vittorio Feltri, infuriato su twitter contro Barbara D’Urso: “Il suo programma è un canile”
Ieri sera Vittorio Feltri è stato invitato nel salotto di Barbara D'Urso, per chiarirsi con Asia Argento ma, stamattina il direttore ha replicato su twitter offendendo la trasmissione di canale 5
Ieri sera Vittorio Feltri è stato invitato nel salotto di Barbara D’Urso, per chiarirsi con Asia Argento ma, stamattina il direttore infuriato ha replicato su twitter offendendo la trasmissione tanto amata di canale 5. Vediamo cos’è successo
Vittorio Feltri, ieri sera è stato ospite nella diretta di Live non è la D’Urso con Asia Argento per affrontare la discussino sul caso Harvey Weinstein. Il direttore che, prima ha prestato attenzione, nel ciò che ha detto l’attrice, la quale ha anche informato il giornalista, di averlo denunciato. Lui ha provato a controbattere alla discussione, ma è stato tutto inutile.
Il signor Vittorio Feltri ha perso le staffe ed urlando ha minacciato di abbandonare lo studio: «Non vengo qui a fare il clown. Già mi avete fatto rimanere qui come un cog***ne qua fuori ad attendere». Barbara D’Urso ha cercato di tranquillizzare la situazione, ma è stato tutto inutile poiché, Asia Argento ha continuando nel dire ciò: «Mi ha detto che sono una prostituta! Se non è vero perché il suo avvocato ha offerto del denaro al mio per annullare la querela nei suoi confronti?».
Oggi Vittorio Feltri su twitter ha lanciato delle forti accuse nei confronti della presentatrice di Live non è la D’Urso; «Barbara D’Urso mi ha teso un agguato per santificare Asia Argento. Il suo programma è un canile. Non solo mi ha vietato di parlare, ma le sue assistenti, come le chiama lei, mi hanno trascinato nello studio dove non volevo andare fiutando lo schifo. Scemo io».
Voglio ricordarvi che, Asia Argento dopo le accuse fatte a Harvey Weinstein è stata attaccata da tanti personaggi importanti, fra questi anche il giornalista, che non credevano alla donna la quale è stata violentata dal regista, oggi dichiarato colpevole per atti sessuali contro 90 donne che volevano intraprendere la carriera cinematografica.