Foggia: nati 3 gemellini durante l’emergenza sanitaria
Nati 3 gemellini durante l'emergenza sanitaria: "rappresentano un segno di speranza ed un inno alla gioia oltre le paure e alle tante difficoltà"
Sono nati tre gemellini al Policlinico Riuniti di Foggia. La bellissima notizia, in mezzo a questa lotta contro la grave emergenza sanitaria, è stata considerata un simbolo di speranza. La vita non si ferma, la vita va avanti. Angelo, Andrea e Alicia sono nati attraverso un parto cesareo, a 32 settimane di gestazione.
Come è noto, una gravidanza gemellare è una gravidanza più a rischio e una gravidanza di tre gemelli, lo è ancora di più.
Per questo motivo, la loro mamma era seguita dal un centro specializzato di gravidanze a rischio. Per tutti i mesi di gestazione, la è gravidanza risultata regolare e i feti si sono sviluppati senza complicazioni. La futura partoriente, arrivata all’inizio del nono mese, è arrivata anche al massimo dolore di sopportazione. Nonostante tutto, si è dimostrata una guerriera. È riuscita a portare a termine la gravidanza. Dopo la nascita, i tre fratellini sono stati ricoverati all’interno della struttura di Terapia Intensiva Neonatale, tenuti costantemente sotto controllo.
In un momento così difficile, in un periodo così spaventoso, pensare di dover andare in ospedale a dare alla luce proprio bambino, è terrificante. Le donne attualmente in stato di gravidanza, non riescono a godersi quello che dovrebbe essere uno dei periodi più belli della propria vita, perché terrorizzate da questo periodo di emergenza sanitaria.
“Ancora una volta la vita ci sorprende ci dà coraggio, in questo momento di grave emergenza sanitaria che sembra averci tolto la gioia di vivere, la nascita di questi bambini rappresenta un segno di speranza ed un inno alla gioia oltre le paure e alle tante difficoltà”, ha dichiarato il dott Vitangelo Dattoli del Policlinico Riuniti di Foggia.
Sull’argomento, durante un’intervista, è intervenuto anche Michele Usuelli, un medico della terapia intensiva neonatale del Mangiagalli di Milano. Le sue parole sono andate in onda durante il programma podcast.
“Non ci sono pericoli per le donne che devono partorire. Non ci sono pericoli per le donne positive che devono dare alla luce il proprio bambino”.