Trolls World Tour, la recensione del sequel
Vi parliamo della recensione di Trolls World Tour che arriva da oggi a noleggio con Universal Pictures
La recensione di Trolls World Tour, per portarvi ancora una volta a fare un viaggio fantastico, colorato e musicale nel magico mondo dei Trolls, le storiche bamboline anni settanta che nei decenni hanno avuto un’incredibile evoluzione, tanto da diventare un film animato nel 2016 diretto da Mike Mitchell e Walt Dohrn e con le voci di Anna Kendrick e Justin Timberlake.
Oggi 10 Aprile Poppy assieme a tutti i suoi amici Trolls tornano nuovamente nelle nostre case. Si, proprio nelle nostre case! Vi parliamo della recensione di Trolls World Tour che Universal Pictures distribuisce da oggi direttamente in digital video on demand a causa dell’emergenza sanitaria che ci tiene lontani dalle sale. Poco male, una scusa in più per godersi un film divertente, leggero e tutto da cantare con la propria famiglia.
Cosa vuol dire questo? Che da oggi possiamo vedere Trolls World Tour direttamente a casa nostra grazie all’opzione a noleggio adoperata da alcune piattaforme come Sky primafila, Apple TV, Chili, Google Play, Rakuten TV, Infinity e TV TIM Vision.
Trolls World Tour è il sequel del film Trolls del 2016, un enorme successo della DreamWorks che vide come protagonista Anna Kendrick e Justin Timberlake nel ruolo della principessa Poppy e del musone Branch. Ma cerchiamo di fare le cose con ordine…
Chi sono i Troll?
I Troll sono piccole creature che vivono in uno stato quasi perpetuo di felicità: ballano, cantano, si abbracciano e sorridono costantemente ogni giorno. Una vita apparentemente perfetta se non fosse per i…. Bergen; creature che si nutrono dei Troll convinti che questo possa essere l’unico modo per provare anche loro qualche emozione. Ma grazie all’intervento di Poppy e Branch, i troll e i bergen riescono finalmente a trovare un accordo, vivendo in pace e comunione, ballando e cantando.
Cosa succede in Trolls World Tour?
Come abbiamo imparato dal primo film, se c’è una cosa che amano fare i Trolls quella è: cantare! La principessa Poppy in questo sequel scoprirà che per ogni razza di troll c’è un genere musicale differente, tutto da scoprire. Dal pop al rock, passando per il country, il metal e anche il funk e la techno! Insieme potrebbero creare una grande polifonia ma, come sempre accade quando ci sono tante voci differenti in un unico assemble, i Trolls del rock vorrebbero imporsi su tutti gli altri, imponendo il loro stile musicale ed il loro sound. Ancora una volta Poppy (sempre doppiata da Anna Kendrick) e Branch (anche qui ritorna nuovamente Justin Timberlake) dovranno riuscire a risolvere la situazione, trovando un compromesso e, quindi, salvare il regno.
Sicuramente fiore all’occhiello di questo sequel ancora di più del film originale è la musica. Si, la musica è la vera protagonista di Trolls World Tour. Partiamo dal presupposto che il range musicale si allarga notevolmente in questo secondo capitolo e che sono state scelte canzoni iconiche e fin da subito riconoscibili per ogni genere musicale rappresentato dai troll, oltre all’uso di alcune guest speciali usate come vere e proprie chicche che vanno ad impreziosire il film. Qualche esempio? George Clinton, Mary J. Blige, Kelly Clarkson e… l’inimitabile Ozzy Osburne che si tramuta in un divertentissimo Nonno Rock. Ovviamente non possono mancare all’appello anche sound molto più “contemporanei” dove il pubblico più giovane può facilmente riconoscersi, come “Who Let the Dogs Out” o anche il tormentone di qualche anno fa “Gangnam Style”.
Allegria, musica e spensieratezza
Lungo il corso del film, possiamo vedere come venga veicolato il più classico messaggio del “trovare se stessi” attraverso la musica, che per quanto banale possa sembrare di primo acchito, successivamente, riflettendoci un po’, risulta essere un concetto molto universale. Quanti di noi nel corso della propria esistenza, dall’infanzia all’adolescenza passando per l’età adulta, è riuscito ad esprimere se stesso proprio attraverso la musica? La musica che, soprattutto in tenera età, può essere un potente alleato di apertura mentale, di stimolazione al gioco ma anche alla creatività e al calcolo. Inoltre, il film porta le persone a conoscere altri genere, ad avvicinarsi – anche da lontano – ad altre persone, trovando proprio un punto di contatto e, quindi, spronando i più piccoli ad andare “oltre”, a conoscere qualcosa in più, qualcosa di nuovo e diverso, proprio attraverso la musica, attraverso i diversi generi e personaggi che vengono rappresentati all’interno del film.
Ovviamente non mancano, anche questa volta, momenti spensierati, allegri e fanciulleschi, rendendo la visione del film estremamente leggera e adatta a tutta la famiglia. I dialoghi sono freschi, dinamici e senza perdere troppo lo smalto del primo film (che ammettiamo essere ancora una spanna sopra rispetto al sequel), l’interazione e il dinamismo del racconto rendono piacevole ed avvincente la visione, per un divertimento a 360° del tutto assicurato. E diciamocelo pure, in questo periodo abbiamo davvero bisogno di un film come Trolls World Tour che ci faccia sognare, divertire, sorridere, cantare e ballare, dimenticando per un momento che la vita là fuori sembra essersi momentaneamente spenta.