Bonus 100 euro in busta paga con il Decreto Cura Italia: a chi spetta

Il Decreto Cura Italia ha introdotto il Bonus di 100 euro in busta paga; ecco a chi spetta e le ulteriori indicazioni sulle modalità di calcolo

Come ben sapete, il Decreto Cura Italia ha introdotto un Bonus di 100 euro in busta paga. Con la Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 18/E del 9 aprile ci sono state alcune modifiche. Ecco a chi spetta il Bonus e le ulteriori indicazioni sulle modalità di calcolo.

A chi spetta?

Il Bonus di 100 euro introdotto dal Decreto Cura Italia spetta tutti quelli che sono stati costretti a continuare a lavorare dopo la chiusura di tutte le attività lavorative considerate non essenziali. Si tratta di una misura ad hoc introdotta nel Decreto-Legge 18/2020 del 17 marzo per aiutare e premiare questi lavoratori dipendenti. Non va confuso con il bonus Irpef di 100 euro in busta paga (ex Bonus Renzi 80 euro).L’art. 63 del Dl Cura Italia, nella sezione dedicata alle “Misure fiscali a sostegno della liquidità delle famiglie e delle imprese” (Titolo IV), stabilisce che il bonus spetta ai titolari di redditi di lavoro dipendente (anche ai lavoratori part time) di cui all’art. 49, co. 1, del Dpr. n. 917/1986 (Tuir).

bonus-100-euro

Occorre precisare che per “redditi di lavoro dipendente” s’intendono “quelli che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro”.

Un’altra cosa che va chiarita è che il bonus non spetta, dunque, ai lavoratori in smart working e non include le giornate di malattia, ferie o altre assenze.

Come sarà erogato?

Il Bonus di 100 euro sarà corrisposto direttamente nella busta paga di marzo (o nelle buste paghe successive). Le modalità di erogazione del bonus erano state già chiarite nel Decreto-Legge 18/2020 del 17 marzo ma queste informazioni sono state integrate con le nuove disposizioni presenti nella risoluzione 18/E del 9 aprile dell’Agenzia delle Entrate. Quest’ultima fornisce ulteriori indicazioni sulle modalità di erogazione.

Come si calcola?

La somma da corrispondere dipenderà dal numero di giorni di lavoro svolti dal lavoratore dipendente nella propria sede di lavoro a marzo. Per calcolare il bonus si dovranno rapportare i giorni di presenza in sede effettivamente lavorati ai giorni lavorabili del mese di marzo, tenendo conto dei dati previsti dal contratto collettivo. Da sottolineare che il calcolo del bonus non bisogna tenere conto delle ore lavorate ma solo della presenza in sede.

bonus-100-euro

Ecco perché, i lavoratori part time verticali avranno diritto a prenderlo per intero se si sono presentati al lavoro nei giorni previsti dal contratto. Un esempio: se una persona lavora 3 giorni al mese e quei 3 giorni è risultata presente sul posto di lavoro, avrà diritto a tutti i 100 euro. Se il lavoratore part time lavora per più datori di lavoro, dovrà decidere a quale datore di lavoro chiedere il bonus.

Il bonus non è soggetto alla tassazione.

Come richiederlo

In questo caso la risposta è davvero semplice: non bisogna fare nulla per richiedere il Bonus. Si tratta di una somma che viene corrisposta in via automatica. Non sarà il datore di lavoro a pagarlo… ma lo stato. Il datore di lavoro deve solo anticipare la somma che gli verrà in seguito rimborsata.

bonus

Ulteriori indicazioni sulle modalità di calcolo del bonus 100 euro troverete nella Risoluzione Agenzia delle Entrate 18/E del 9 aprile.