Roma, morta bambina di 5 mesi: i risultati dell’autopsia
I risultati dell'autopsia della bambina morta a 5 mesi, in un campo rom a Roma
Lo spiacevole episodio, risale allo scorso 29 novembre ed è accaduto a Roma, precisamente nella zona Muratella, a via Luigi Candoni. Una bambina di 5 mesi è morta all’interno di un campo rom. Secondo le notizie rese note, la piccola ha contratto una polmonite, che non è riuscita a combattere per colpa del suo scarso sistema immunitario, per il suo stato di malnutrizione e per le poche cure che riceveva quotidianamente.
Il suo piccolo corpicino senza vita è stato sottoposto all’autopsia e adesso sono stati resi noti i risultati. Il medico legale ha sottolineato, come già riportato in precedenza, il suo grave stato di malnutrizione. La causa della morte è la polmonite.
Sulla vicenda adesso è intervenuta la Procura di Roma, che provvederà a capire quali siano le responsabilità dei genitori. Per il momento la famiglia è accusata di maltrattamenti e di essere colpevole dello stato della piccola e di conseguenza, della sua morte.
Risulta che la piccola abbia contratto una polmonite, che l’abbia portata alla morte e nonostante si fosse ammalata, risulta che non sia mai stata portata da un medico. Così come risulta che non abbia mai fatto le regolari visite per controllare la crescita. Era così debole, che il suo sistema immunitario non ce l’ha fatta a darle la forza per rimanere aggrappata alla vita.
I suoi fratellini sono stati tolti dai genitori e adesso si trovano sotto la responsabilità degli assistenti sociali.
Le forze dell’ordine hanno scoperto la bambina senza vita all’interno del campo rom, dopo una chiamata da parte del padre, che si è accorto che non respirava più. Sul posto è giunta anche un’ambulanza, ma nonostante il disperato tentativo degli operatori medici, per rianimare la piccola, non c’è stato nulla da fare. Sembrava una neonata di un mese e il suo piccolo corpicino, era ricoperto di piaghe, causate dalla scarsa igiene.
Le condizioni all’interno del container, perlustrato dai carabinieri, erano invivibili per i bambini e per l’intera famiglia.