Coronavirus: è morta Laura Segalina, giovane mamma di 42 anni
Coronavirus, Laura Segalina è morta, dopo una lunga battaglia
L’emergenza Coronavirus si è ormai diffusa in tutto il mondo, poiché il numero dei decessi e dei contagi, è arrivato a livelli molto elevati. Nelle ultime ore, è stata resa pubblica una tragica notizia. Una giovane mamma, chiamata Laura Segalina, è morta a quaranta due anni.
La donna ha combattuto una lunga battaglia contro il tumore, che le era stato diagnosticato due volte, negli ultimi cinque anni.
Era di Stra, ma aveva un negozio da da diciassette anni a Vigonza, in provincia di Venezia. Lo scorso venti tre marzo, è stata ricoverata di nuovo all’ospedale, poiché il cancro si era ripresentato. Al suo arrivo, è risultata negativa al tampone.
Dieci giorni dopo, è risultata affetta da Covid. Le due comunità sono in lutto, Laura ha lasciato il marito, il figlio piccolo e tutta la sua famiglia.
La sorella, Giovanna, in un’intervista, ha raccontato: “Il venti tre marzo mia sorella era stata ricoverata alla lov, accusava forti mal di testa, il tumore si era ripresentato. Il tampone all’ingresso era negativo ed aveva iniziato una terapia.
Ma dieci giorni dopo è stata trovata positiva al Coronavirus e non si è potuto continuare con la cura. Non voglio e non mi interessa fare polemiche e ho letto che la lov si è scusata, ma non sapeva del focolaio. Tra l’altro Laura era in una stanza singola. Io so solo che dal momento in cui l’hanno portata al reparto Covid, all’ottavo piano dell’ospedale civile e poi agli infettivi, mia sorella ha trovato persone meravigliose che le hanno fatto vivere dei giorni sereni.
L’hanno coccolata e massaggiata, la preparavano e le tenevano compagnia. Mi chiamavano con il suo telefonino e quando non ce la faceva più a rispondere, le facevano partire il collegamento. Li ringrazio, perché hanno permesso a me ed al marito di starle vicino in tutta sicurezza.
Il Covid ce l’ha portata via prima, non ci ha dato il tempo di renderci conto. Noi l’abbiamo sempre vista che entrava in ospedale, ma poi tornava a casa. Faceva la chemio, le radio e poi veniva in negozio. Laura è sempre stata una di quelle persone che ti stravolgono la vita, sempre in movimento. Quando arrivava lei, la pace era finita. Adesso sento il vuoto, il silenzio, lei odiava il silenzio.”
Ci saranno ulteriori aggiornamenti su questa vicenda.
Fonte: Il Messaggero