Coronavirus Fase 2: parla Brusaferro Per il presidente dell’Iss servirà attendere una settimana per avere i dati relativi all’andamento nella Fase 2
Coronavirus Fase 2: parla Brusaferro Per il presidente dell'Iss servirà attendere una settimana per avere i dati relativi all'andamento nella Fase 2
La curva epidemica che tanto preoccupa gli esperti, è ormai in costante discesa. Un dato di fatto, e molto incoraggiante. Ma non è ancora tempo di festeggiare: i risultati della curva epidemica della famosa fase 2, si inizieranno a vedere nei prossimi quindici giorni. Questo quanto dichiarato durante una conferenza stampa dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, ha dichiarato che la letalità del virus continua a soffermarsi su quelle fasce di età più avanzate della popolazione italiana. Il tasso di contagiosità indicato con R0 risulta attualmente sotto il valore 1 ed è compreso fra 0,5 e 0,7 .
Sulla base dei risultati degli studi delle prossime settimane si potranno fare delle valutazioni, e decidere in seguito come procedere.
La fase due, a lungo attesa da tutti, può essere molto pericolosa; allentare le restrizioni potrebbere far ripartire il contagio a gran velocità. Sicuramente è fondamentale che il paese riparta, ma il virus non ha mutato nè forma, nè caratteristiche, e potrebbe farci ricadere negli stessi errori commessi in precedenza.
Brusaferro resta fermamente convinto che si debba procedere con i piedi di piombo, e che è sicuramente troppo presto per permettere gli spostamenti tra le regioni.
“forme di partecipazione con numeri limitati di persone in luoghi confinati, previo rispetto delle regole e con un percorso di garanzia, dalle fasce orarie agli ingressi, deve essere la norma. Questo vale per tutti gli eventi che hanno tali caratteristiche comprese le celebrazioni liturgiche“, ha affermato il presidente dell’ISS.
“I test rapidi, hanno un problema di affidabilità che va valutato, e su questo credo che verranno presto fatti dei chiarimenti”,ha aggiunto Brusaferro.
Naturalmente si continua a raccomandare ancora l’uso della mascherina, e si possono utilizzare anche quelle confezionate in proprio, a patto che coprano naso e bocca adeguatamente.
Le mascehrine Ffp2 ed Ffp3, sono invece obbligatorie per chi lavora a stretto contatto con i malati covid-19 e tutto il personale sanitario, e non, coinvolti.