I rifugi degli animali, i grandi assenti del Covid-19

I rifugi degli animali intervistati da RadioVeg

Tutti, durante la quarantena, ci siamo rifugiati nelle nostre case, uno spazio sicuro che ci ha protetto e accolto durante le settimane che abbiamo vissuto. Ma nei racconti di questi giorni trascorsi all’insegna del Covid-19 ci sono stati dei grandi assenti, gli animali abbandonati, le vittime del randagismo.

rifugi

Così, in una recente messa in onda, RadioVeg.it, radio italiana da sempre impegnata attivamente dalla parte degli animali, dall’inizio della pandemia ha scelto di dare voce ai rifugi per animali, spazi che danno ospitalità ad animali salvati dai macelli, dal randagismo o da situazioni di maltrattamento.

Si tratta di rifugi, sparsi su tutto il territorio nazionale, che, avendo dovuto sospendere le visite guidate al pubblico e gli eventi, si trovano in questo periodo in una situazione molto critica.

I rifugi degli animali intervistati da RadioVeg

I “santuari”, termine preso dall’inglese “sanctuary” e che sta ad indicare, appunto, “rifugio”, sono in continuo aumento e non solo in Italia. Sono luoghi particolarmente importanti da un punto di vista culturale in quanto sono ormai i soli luoghi dove le persone possono conoscere e vedere da vicino come gli animali sono in realtà.

Per conoscere e sostenere questi rifugi, dagli inizi di marzo, radiovegit ha creato una staffetta settimanale, proponendo in onda e sul sito le storie di questi rifugi, le difficoltà e le modalità per poterli aiutare.

I rifugi degli animali intervistati da RadioVeg

In queste settimane hanno dato voce a: Vitadacani Onlus, Fattoria Capre e Cavoli, Made in Bunny Odv, ARIEL – la speranza di chi non ha voce, Rifugio Miletta, Il piccolo Santuario di NAMA, Rifugio Hope, ENPA Ostuni, La fattoria di nonno Peppino Aps, Il Maialino Verde, Rat Rescue Italia ODV, Associazione di Versi & Voci, La Collina dei Conigli ODV, IHP Italian Horse Protection Onlus, Centro Recupero Ricci “La Ninna”, Santuario N A L A, CASA SULL’ULIVO e MICI Randagi Watamu KENYA, ma il nostro lavoro continua settimana dopo settimana.