La figlia di Ashley Stock è morta: aveva solamente 3 anni
La figlia di Ashley Stock, dopo un mese dalla diagnosi del cancro al cervello, è morta: aveva solamente 3 anni
Dopo un mese dalla diagnosi, la figlia della famosa blogger, Ashley Stock è morta. Aveva solamente 3 anni. I genitori, da quando sono venuti a conoscenza del cancro, hanno provato a parlare con diversi medici e specialisti, ma tutti sapevano che per lei non c’era più nulla da fare.
La piccola Stevie è stata ricoverata in ospedale lo scorso 11 aprile di quest’anno, poiché aveva delle difficoltà motorie.
La madre ed il padre, quando hanno notato cosa le stava accadendo, hanno deciso di portarla subito da un medico per un controllo. È stata sottoposta a diverse analisi ed esami specifici.
I dottori, inizialmente, hanno notato che aveva una strana massa nel cervello, ma subito dopo è emersa la terribile realtà. La bimba era affetta da una forma di cancro molto rara, chiamata DIPG, con un tasso di sopravvivenza pari allo 0 per cento.
I due genitori, sconvolti, hanno provato a cercare una soluzione. Hanno consultato diversi medici e specialisti, ma ogni volta ricevevano sempre la stessa risposta. Per la loro bambina non c’era nulla da fare.
Ashley Stock, sul suo blog Little Miss Momma, ha raccontato a tutti i suoi follower cosa stava accadendo e della diagnosi della figlia. In un post, infatti ha scritto: “Siamo in frantumi. In qualche modo il mio corpo, continua a produrre lacrime e il pianto, per me è l’unica liberazione”
La piccola Stevie, alla fine, si è spenta dopo poco più di un mese, precisamente il 27 maggio, alle 13.05, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi genitori e dei suoi fratelli maggiori, Wesley e Sawyer.
Pochi giorni dopo il tragico decesso, la mamma ha pubblicato sulla sua pagina Instagram, un post con le foto del funerale ed un messaggio. Il suo scopo è quello di parlare del dolore che sta provando. Infatti ha scritto: “Il suo ultimo respiro, lo ha fatto tra le nostre braccia. Per ora, sono sollevata, perché è in pace, ma sono distrutta da un dolore terribile, che non riesco ad esprimere a parole.
L’ho lasciata uscire un po’ alla volta, come quando si gira delicatamente il tappo di una bottiglia di soda da un litro, rilasciando la pressione accumulata un po’ alla volta, per evitare che esploda. Immagino sia così. Sto girando leggermente il tappo sul mio dolore. Perché se rilascio tutto in una volta, non vedo come potrei riuscire a sopravvivere!”