Agrigento, qualcuno ha sparato ad un cane: l’animale è morto poco dopo
Soccorso un cane in provincia di Agrigento: l'animale è morto poco dopo e adesso l'associazione pretende giustizia
La vicenda è stata denunciata sui social, dall’associazione Aronne di Agrigento. Qualcuno ha sparato ad un cane più volte e dopo la segnalazione delle forze dell’ordine, l’animale è stato soccorso dagli stessi volontari e sottoposto alle dovute cure. Purtroppo l’animale non ce l’ha fatta. Ecco il post dei volontari e i successivi aggiornamenti:
“Le hanno sparato più volte. Provincia di Agrigento. Questa mattina soccorriamo su segnalazione dei carabinieri, una giovane Husky. Lo scenario è sconvolgente, le hanno sparato più volte. Ha il femore distrutto ed è sotto shock”.
Le immagini della cagnolina ferita hanno fatto il giro dei social network e in tanti hanno sperato nel miracolo, fino alla successiva e triste notizia dell’associazione:
“La piccola purtroppo non ce l’ha fatta. I danni, anche a livello viscerale, erano troppo gravi. Vi prego di continuare a condividere quanto accaduto, affinché tutti parlino di questa Husky e la sua storia non cada nel dimenticatoio delle istituzioni!”
Richiesta giustizia per il cane: le hanno ingiustamente sparato
La cagnolina è stata chiamata Elena e adesso i volontari, sostenuti dagli amanti degli animali, chiedono giustizia per la cucciola randagia, morta in modo ingiusto:
“GIUSTIZIA PER ELENA! Massima diffusione… Cari amici, la triste notizia della cagnolina uccisa a colpi di fucile ha avuto una grande risonanza! Tutti ne parlano, tutti tranne coloro che dovrebbero tutelarla! Era un cane sprovvisto di microchip, una randagia, tecnicamente di proprietà del Comune.
Ancora una volta, noto con amarezza il silenzio delle istituzioni. Vi prego di chiedere con noi, con serenità ed educazione, GIUSTIZIA PER ELENA!”
Dopo la vicenda, la pagina ufficiale del Sindaco di Raffadali, luogo in cui è accaduta la vicenda, ha ricevuto numerosi messaggi di persone arrabbiate, arrivate anche a scrivere minacce.
L’amministratore della pagina Facebook del Sindaco ha risposto a quelle tante persone che vogliono giustizia, assicurando loro che il primo cittadino si sta occupando della questione e chiedendo civiltà, come quella che viene richiesta ora al Comune.