Emilio Fede arrestato a Napoli per evasione
Emilio Fede è stato arrestato mentre era a cena con la moglie Daniela De Feo in un ristorante a Napoli; ecco cos'è successo
Emilio Fede è stato arrestato a Napoli mentre era in compagnia della moglie, Diana De Feo, in un ristorante sul lungo mare. Le forze dell’ordine lo hanno arrestato per evasione. L’ex direttore del Tg4 ha ricevuto una condanna che sta scontando agli arresti domiciliari a Milano. Ecco cos’è accaduto e come si è conclusa la vicenda.
L’ex direttore del Tg4, Emilio Fede, ha scontato nel suo appartamento di Milano 7 mesi agli arresti domiciliari della sua condanna. Dovrà ancora scontare 4 anni facendo servizi sociali. Per il suo compleanno, Emilio Fede aveva pensato di invitare la moglie, Daniela De Feo, a mangiare in un ristorante lungomare di Napoli. Aveva comunicato ai carabinieri di Segrate la sua intenzione di lasciare la città per dirigersi a Napoli ma non aveva aspettato l’autorizzazione. Per questo motivo era scattato l’arresto.
Emilio fede compirà 89 anni il 24 di giugno e voleva festeggiarli insieme alla moglie cenando sul lungomare di Napoli. Purtroppo, però, ha sbagliato a partire da Milano prima di ricevere l’autorizzazione dai carabinieri di Segrate. Il Roma in un articolo ha parlato di Emilio Fede arrestato, indicando anche il motivo del provvedimento. Le forze dell’ordine in borghese lo hanno trovato e lo hanno arrestato. L’arresto è avvenuto senza tensioni e in un clima di tranquillità, data anche l’età del giornalista.
I carabinieri in borghese hanno gentilmente invitato Emilio Fede a rientrare nel suo albergo dove si trova tutt’ora ad aspettare la decisione del giudice. Daniela De Feo, la moglie di Emilio Fede, è ritornata a Milano in stato di shock.
Emilio Fede stava scontando 4 anni e 7 mesi di arresti domiciliari dopo la condanna in via definitiva per il caso Ruby bis. Al giornalista i giudici avevano contestato il reato di favoreggiamento della prostituzione. Si è trattato di un reato collegato alle indagini sulle serate a luci rosse organizzate, secondo la procura, nella villa di Arcore di Silvio Berlusconi.