Mestruazioni e invecchiamento: come cambia il ciclo età per età
Mestruazioni e invecchiamento sono due concetti strettamente legati tra di loro nella vita di ogni donna: vediamo il perché e quali sono i cambiamenti per ogni età
Due concetti fondamentali nella vita di ogni donna sono mestruazioni e invecchiamento. Alcuni pensano che non siano due cose non troppo collegate tra di loro, ma in realtà il filo conduttore è tanto sottile quanto saldo. Vediamo allora quali sono i cambiamenti del ciclo anno per anno e cosa comportano a livello fisico e psicologico per una donna.
Cosa sono le mestruazioni
Con il termine mestruazioni si intende un’azione fisiologica del corpo di ogni donna che ogni 28 giorni che prevede una massiccia fuoriuscita di sangue. Questo processo avviene dopo un ciclo di circa un mese nel quale si va a formare l’endometrio, una parete interna che dovrebbe accogliere un embrione.
Quando una donna ha le mestruazioni, significa proprio questo: non è incinta. Infatti, il flusso di sangue che fuoriesce corrisponde allo sfaldamento dell’endometrio, formatosi nei 28 giorni di ciclo. Questo si sfalda proprio per mancanza di instaurazione dell’embrione, quindi perché non è avvenuta l’inseminazione. Insomma, per chi non desidera avere figli è un fattore positivo, un po’ meno per chi cerca invece di averne.
Le mestruazioni come un taboo
Detta così, chiunque concorderebbe sul fatto che si tratta di uno degli eventi più naturali che esistano, nonché puramente fisiologico. Riesce strano e complicato, se vista in quest’ottica, capire quanto l’argomento mestruazioni sua un taboo. Da sempre, infatti, questo argomento è considerato molto delicato, se non addirittura portatore di vergogna per una donna. Basti pensare quante persone siano terrorizzate dal fatto di sporcarsi a causa di una fuoriuscita di mestruazioni dall’assorbente.
Questo ha spesso portato molte persone ad essere terrorizzate nel parlare del loro ciclo mestruale e, addirittura, a far sviluppare, su di loro, vere e proprie fobie. In televisione e in situazione pubbliche non si parlava quasi mai apertamente di questo argomento, considerato per l’appunto vergognoso. La prima donna a parlare di questo in televisione fu per l’appunto Courtney Cox nel 1985.
In Italia, a voler sensibilizzare su questo argomento, vediamo, tra le altre, Jo Squillo. Si tratta di una cantante italiana che ha trovato il suo massimo culmine di fama negli anni ’80 e ’90. Lei, tra le prime, decise di scoprire in modo plateale e disintegrare il taboo delle mestruazioni. Come? Lanciando dei Tampax sulla folla in Piazza Duomo a Milano durante un suo concerto. Così, in un’intervista, la donna ha dichiarato: “Con il Tampax volevo alzare l’attenzione su un argomento da sempre considerato tabù. I Tampax sono un oggetto indispensabile per le donne, ma sono tassati come fossero un bene superfluo. Mi sembra una mancanza di rispetto per noi, dovrebbero essere gratuiti”.
Inoltre, in molti sembrano dimenticare quanto il ciclo abbia influenza sulla vita di una donna, a partire dall’aspetto psicologico fino ad arrivare a quello fisico. Infatti, rimane uno stress per il corpo umano e per questo motivo si devono ben conoscere quale è la relazione tra mestruazioni e invecchiamento.
Le prime mestruazioni: il ciclo nell’adolescenza
Il ciclo in una ragazza arriva di base nei primi anni dell’adolescenza. L’adolescenza è un momento molto delicato nella vita di una donna. Infatti, si tratta del periodo in cui si iniziano a vedere i primi cambiamenti fisici palpabili e pratici. Il ciclo mestruale è proprio uno di questi.
L’età media nella quale compaiono le prime mestruazioni è compresa, in Italia, solitamente tra i 10 ed i 15 anni. Andando un po’ più nello specifico, la media si stabilizza solitamente intorno ai 12 e 13 anni. Si tratta di una fase della vita di una ragazza molto delicata, in quanto insieme all’inizio delle mestruazioni, troviamo anche altri cambiamenti molto notevoli.
Tra questi troviamo la crescita del seno, lo spuntare dei peli, sia sugli arti che nelle parti intime, ma anche uno squilibri ormonale molto importante. Infatti, questo può avere ripercussioni di diverso genere. Sotto il punto di vista fisico, si può notare, in alcuni casi, l’insorgenza di acne o comunque la fuoriuscita di bolle. Questa è dovuta principalmente all’accumulo di sebo nel sottocute. Altri cambiamenti fisici nell’età adolescenziale si trovano negli organi sessuali: questi si sviluppano proprio in questo periodo così delicato. I cambiamenti, purtroppo, non sono solo fisici.
Spesso ci sono moltissime alterazioni anche psicologiche, quando si parla dell’arrivo mestruazioni e dell’adolescenza. Queste due cose sono strettamente collegate, come anche gli sbalzi d’umore, che possono andare dall’estrema felicità alla più totale disperazione nell’arco della stessa giornata. Molto comune, proprio a causa di questo sbilanciamento ormonale, è la depressione adolescenziale, che è costata la vita a moltissimi ragazzi in tutto io mondo. Infatti, questo non è un fenomeno collegato solamente al genere femminile, ma anche a quello maschile.
Caratteristiche del primo ciclo
Il Collegio Americano degli Ostetrici e dei Ginecologi ( ACOG ) insiste nel sottolineare quanto sia importante preparare le ragazze all’arrivo della prima mestruazione. Questo perché deve essere essenziale che loro sappiano a cosa stanno per andare inevitabilmente incontro.
Per questo risulta importante far presente loro quali siano le caratteristiche del primo ciclo mestruale. Il primo ciclo va dall’inizio del primo versamento di sangue, fino al primo giorno delle mestruazioni successive. Parlando di statistiche, nel primo anno dopo la prima mestruazione la durata del ciclo è dai 21 ai 45 giorni. Successivamente inizierà a regolarsi. Le mestruazioni, solitamente, vanno dai 2 ai 7 giorni di flusso.
Questo è un periodo di forte stress per una ragazza appena uscita dall’età infantile. Si tratta di un momento di forte cambiamento. Per la prima volta in vita sua inizierà a sentire quelli che sono i dolori legati alle mestruazioni e all’ovulazione, inizierà a percepire segnali nuovi del suo corpo che prima non ascoltava. Insomma, è essenziale che tutti coloro che sono vicini alla persona in questione riescano a dare il loro supporto, iniziando con il parlare dell’evento.
Rimane un evento traumatico, per alcuni di più che per altri. Infatti, si possono avere sensazioni non troppo belle come nausea, cefalea, pancia tesa e seno dolorante. In alcuni casi anche crampi addominali. In conclusione, una situazione molto stressante per il fisico.
Il ciclo a 20 e 30 anni: il corpo è pronto per una gravidanza
La prima fase nella vita mestruale di una donna è quella che va dai 10 anni ai 20, ossia la fase in cui il corpo si trova nell’adolescenza. Il corpo di una ragazza in questi anno è in continua evoluzione e non si deve affatto pensare che sia maturo e pronto ad una gravidanza.
Molti confondono l’arrivo delle mestruazioni con un corpo pronto e preparato ad ospitare una nuova vita. In realtà, le problematiche in una gravidanza in età adolescenziale non sono affatto poche. Il fisico arriva ad essere completamente pronto solo dopo la fine della crescita, la quale si aggira intorno ai 20/21 anni per una donna. Da questo momento in poi inizia il massimo periodo di fertilità.
In questo periodo, inoltre, il ciclo è sempre più regolare. Il tutto risulta più cadenzato e preciso, con una ricorrenza di circa 28 giorni tra una mestruazione e l’altra. Queste parole, però, non devono incutere assolutamente alcun tipo di ansia: se il corpo è pronto ad avere un figlio, la mente non deve assolutamente pensare di essere costretta a fare altrettanto. Spesso bisogna essere brave a cercare di distanziare le due cose: non sempre fisico e psiche devono andare a pari passo.
Avere un figlio è una questione di massima importanza. Non si deve neppure lontanamente pensare che l’arrivo di mestruazioni e invecchiamento vada in alcun modo a costringere la donna a fare questo passo importantissimo, che deve essere soppesato nei minimi dettagli. Durante questo periodo, inoltre, iniziano a venir fuori anche le prime esperienze sessuali.
Questo è un altro punto taboo che in molti cercano di evitare per un’impressione di vergogna che potrebbe sollevare, ma anche qui c’è bisogno di essere ben chiari. Avere rapporti sessuali non va in alcun caso ad indicare il momento in cui si vuole avere figli. Insomma, si può tranquillamente avere rapporti sessuali senza rimanere incinte. La scienza ha progredito e ci sono moltissimi metodi contraccettivi che permettono proprio questo. Si può partire parlando di preservativi, fino a la contraccezione d’emergenza.
Sono moltissime le ragazze, inoltre, che amano collegare le due cose: ciclo mestruale e rapporti. Infatti, in molte preferiscono avere rapporti sessuali durante il loro ciclo mestruale. Insomma, se lo si vuole non ci si deve assolutamente precludere niente. Non è scritto da nessun lato che durante il periodo delle mestruazioni si debba indossare la cintura di castità.
Una volta arrivata ai 20 anni, è già da un po’ di tempo che si hanno le mestruazioni. Questo vuol anche dire che il fisico e la mente si sono abbastanza abituati nell’avere i dolori prima e durante le mestruazioni. Bisogna però sempre stare molto attente: non è detto che questi dolori non possano rappresentare qualcosa di più o di diverso. Se si nota qualcosa di diverso come cicli mestruali abbondanti o troppo lunghi, dolori troppo forti a livello ovarico, non bisogna mai sottovalutarli.
Quando parlare di una gravidanza
Continuando sulla stessa linea d’onda di prima, si deve sottolineare che parlare di una gravidanza o pensare di avere un figlio dipende esclusivamente dal volere della donna. Non bisogna sentirsi stressate in questa scelta, ma esclusivamente pronte.
Sta di fatto, che il corpo, in qualsivoglia caso, va ascoltato almeno un minimo. Certo è che dopo la fine del terzo decennio della propria vita, il fisico inizia a mutare sempre di più verso quello che sarà il suo futuro. In questo senso vediamo come le mestruazioni e l’invecchiamento siano di importanza sostanziale. Tornando alla gravidanza e al pensiero di avere un figlio, si deve tenere conto che una gravidanza dai 40 anni in su risulterà sempre più impegnativa.
Nonostante la mente si voglia mantenere giovane, come è giusto che sia, il fisico non può far a meno di andare avanti. In questo senso viene da sé capire che il corpo va ascoltato ed assecondato. Per quanto riguarda le mestruazioni, va considerato che, quando si è incinte, queste non sono presenti. Quindi, per la bellezza di 9 mesi non si avrà mai il ciclo mestruale. Dopo il parto, invece, in alcune donne il ciclo torna immediatamente, in altre, invece, può metterci un po’ più di tempo.
Il ciclo a 40 e 50 anni: il cammino verso la menopausa
Arrivate a questo punto della propria vita, ormai si conosce il proprio ciclo mestruale alla perfezione. Non ci sono segreti tra di voi: si conoscono i momenti più complicati, quelli più difficili e dolorosi, ma anche quelli dove si possono rilassare i nervi perché ormai il peggio è passato.
Va aggiunto, inoltre, che dopo aver passato più o meno mezzo secolo in compagnia del proprio fisico non ci sono dubbi su niente: ci si conosce alla perfezione. Prima di iniziare a parlare di menopausa, però, si deve parlare di premenopausa. La menopausa, infatti, non è un cambiamento netto e diretto, ma ci si deve arrivare gradualmente.
Cos’è la premenopausa e quando arriva
Partendo dal presupposto che la menopausa, solitamente, arriva intorno ai 50 anni, bisogna capire come il periodo che precede questo momento sia quello della premenopausa. Partendo sempre dal sacrosanto presupposto che il fisico di ogni donna è differente e che quello che generalmente accade potrebbe non corrispondere al caso specifico, ci sono delle caratteristiche comuni.
Innanzitutto, la premenopausa è caratterizzata da una forte confusione fisica. Il ciclo inizia ad essere sempre meno regolare che o si avvicinano nel tempo oppure si allontanano. Le mestruazioni possono cambiare, diventando o abbondanti o scarse. Insomma, ci sono sei cambiamenti palpabili. Bisogna sottolineare una cosa importantissima, però: anche se le mestruazioni sono irregolari, il rischio di rimanere incinte è sempre presente, seppur ridotto. Non è affatto detto che si possano evitare gravidanze: fisiologicamente, una donna potrebbe avere figli fino all’insorgenza della menopausa totale. In sostanza, si può rimanere incinte fino alla fine dell’ovulazione.
Questo è considerato il periodo più critico nella vita mestruale di una donna. Solitamente dura dai 5 ai 7 anni. Fondamentalmente è caratterizzato da un forte periodo strane mestruazioni e invecchiamento ovarico.
L’arrivo della menopausa
L’arrivo della menopausa è un evento prevedibile, ma non troppo. Bisogna partire pensando che ogni donna ha un patrimonio di follicoli fisso che, una volta arrivato all’esaurimento, caratterizza il momento della fine della fertilità e dell’ovulazione. Solitamente, questo momento si aggira intorno ai 50 anni.
L’intervallo statisticamente indicato, infatti, si aggira dai 45 anni 55 anni. Tutto questo è preannunciato, solitamente, dai cambiamenti ormonali degli anni precedenti. Ci sono dei fattori che preannunciano l’arrivo di questo periodo:
- Ereditarietà: ci si può leggermente basare sull’esperienza delle proprie mamma, potrebbe essere la stessa;
- Stile di vita: è molto importante, anche e sopratutto per quanto riguarda l’invecchiamento cellulare. Un fattore determinante è il fumo, che accelera decisamente l’insorgenza della menopausa;
- Elementi etnici: parlando di statistiche, si è scoperto che le donne africane vanno in menopausa prima delle europee, mentre le giapponesi dopo. Insomma, potrebbe essere una variante;
- Le gravidanze potrebbero avere qualche effetto sulla menopausa;
- Lunghezza del ciclo: se il ciclo è molto lungo tende a conservare un maggior numero di follicoli e questo allungherà il periodo di fertilità.
Come si può ben comprendere, le variabili che intercorrono tra mestruazioni e invecchiamento, che sono comunque due argomenti molto collegati, sono tantissime. Non si deve pensare minimamente che ci sia qualcosa di migliore nella storia mestruale di altre donne. Non si è tutte uguali e ognuna ha le sue peculiarità. Insomma, ci si deve far guidare dal proprio fisico e dalle proprie sensazioni, arrivando a prendere quello che si riceve, sempre avendo le dovute accortezze.