Sossio Aruta: arriva la sentenza del tribunale sul mantenimento dei figli

Finalmente Sossio Aruta ha posto fine alle sue vicissitudini legali, ritornando alla serenità. L’udienza verteva sul mantenimento dovuto dall’ex partecipante al trono over ai suoi figli. I ragazzi sono nati dalla suo precedente relazione. Sossio Aruta, ha invece conosciuto la sua attuale compagna, Ursula Bennardo, nel corso del dating show Uomini e Donne.

I due avevano successivamente preso parte a Temptation Island e, al falò di confronto, avevano deciso di uscire dal programma separati. Dopo varie vicissitudini, la coppia, è tornata insieme in modo stabile. A seguito del ricongiungimento, i due, hanno dato la luce alla loro adorata Bianca.

Nonostante le rosee aspettative nella vita amorosa, Sossio Aruta stava vivendo un periodo particolarmente tormentato. In primis, l’ex cavaliere, ha avuto difficoltà economiche raccontate da lui stesso, anche per via del processo indetto dalla sua ex compagna. La donna infatti lo ha accusato di non versare il dovuto mantenimento per i suoi figli, prendendo le vie legali.

Questa faccenda era stata ricordata anche nel corso della scorsa edizione del Grande Fratello Vip, da parte di Antonio Zequila. L’attore l’ha accusato, in modo pesante, di venire meno ai suoi impegni genitoriali. Finalmente, dopo un lungo processo, Sossio Aruta è stato dichiarato innocente. Alla fine di questa tormentata vicenda, l’ex calciatore, ha deciso di sfogarsi sui social. Ripercorre cosi tutte le tappe del processo.

In particolare, l’ex cavaliere, ha voluto rispondere alle accuse di qualcuno che lo ha ferito maggiormente. In prima battuta ha criticato l’assistente sociale, definendolo “una bestia”. Successivamente ha lanciato una frecciata allo stesso Antonio Zequila.

Patrick Ray commenta il post, mettendo il carico sulle affermazioni contro Zequila. Sossio Aruta, però, non manca di ringraziare anche chi è stato al suo fianco, ovvero il suo avvocato Federica Montanari. Bene quindi come si dice in queste occasioni: “Tutto bene quel che finisce bene”.