Per il piccolo Ansh non si è trattato di un malore: morte avvenuta per annegamento
L'autopsia ha confermato che il piccolo Ansh è morto annegato: i genitori e i bagnini presenti in piscina quel giorno, sono accusati di omicidio colposo
È morto annegato il piccolo Ansh. Questo è quanto emerge dall’autopsia svolta sul corpo del bambino di 7 anni morto la scorsa domenica 19 luglio, nella piscina comunale di Brescia. Nessun malore per il bimbo, dunque. Ora, i genitori e i cinque bagnini che prestavano servizio quel giorno, sono accusati di omicidio colposo.
Si era recato insieme alla sua famiglia, i suoi genitori e suo fratello maggiore, alla piscina di Brescia per trascorrere una bella giornata. Dopo essersi tuffato diverse volte in acqua, non si è visto più risalire in superficie.
Dopo aver estratto il corpo privo di sensi, i cinque bagnini presenti in vasca, di cui due ancora minorenni, hanno provato da subito a rianimarlo con un defibrillatore, senza però riuscire nell’intento.
Gli operatori del 118, arrivati sul posto tempestivamente, hanno trasportato Ansh con estrema urgenza agli Spedali Civili di Brescia. Lì, il personale medico ha effettuato un ultimo estremo tentativo di rianimazione. Purtroppo, però, non c’era più nulla da fare. I dottori ne hanno potuto dichiarare solamente il decesso.
A seguito della vicenda, che non è risultata da subito chiara, la Procura aveva provveduto ad aprire un’indagine per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente e per individuare le eventuali responsabilità. La sera di domenica, gli inquirenti hanno ascoltato sia i genitori della vittima, sia i cinque addetti al salvataggio che dovevano vigilare la piscina quel giorno. Inoltre, era stato disposto anche un esame autoptico.
L’autopsia non lascia dubbi: il piccolo Ansh è morto annegato
L’esame svolto dal medico legale sul corpo del bambino, ha chiarito quelli che erano i dubbi sul reale motivo della sua morte. Nessun malore, quindi: Ansh è rimasto sott’acqua per almeno 3 minuti, morendo così annegato.
Si trovano sotto accusa per omicidio colposo le 7 persone che, secondo gli organi competenti, dovevano vigilare su Ansh. Si tratta dei due genitori e dei cinque bagnini.