Cane lanciato fuori dall’auto: la famiglia deve andare in vacanza

Il cane viene lanciato fuori dall'auto dalla famiglia perché deve andare in vacanza

Cane lanciato fuori dall’auto in corsa da padre e figlio. Abbandonato così, come non si dovrebbe abbandonare niente. Nemmeno un sacco dell’immondizia. La famiglia doveva andare in vacanza. E per il povero cucciolo non c’era più posto. Una storia crudele.

Cane abbandonato dalla famiglia

La storia ci arriva in questa estate italiana, quando tantissimi animali domestici purtroppo subiscono la stessa sorte di abbandono.

Per colpa di proprietari senza scrupoli che prima li adottano e poi li lasciano in mezzo a una strada per andare in ferie.

Il pericolo dei cani abbandonati

Il cane è stato lanciato fuori da un’auto e gettato oltre le mura di cinta di un canile di Roma. Il cucciolo aveva solo 5 mesi. Padre e figlio in macchina non si sono nemmeno fermati. Mentre erano in corsa semplicemente lo hanno lanciato come una cosa vecchia. Non come un essere vivente.

Cane lanciato fuori dall'auto

A raccontare la storia è un utente di Facebook, che ha pubblicato anche delle foto del povero piccolo. Il cane è stato lanciato fuori dall’auto come racconta chi ha visto in che condizioni era. L’uomo racconta che un padre e il figlio di 10-12 anni sono arrivati in macchina e hanno parcheggiato vicino al cancello del canile Comunale della Muratella. Prima tirano tre scatolette di umido oltre il cancello e poi il papà lancia il cucciolo e il figlio il guinzaglio.

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Il canile chiede a chiunque sappia qualcosa di farsi avanti. Mettendo in guardia tutti coloro che danno in adozione i cuccioli. Ecco la fine che possono fare.

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Il cane lanciato fuori dall’auto ora è al sicuro

Alla fine, per fortuna, il cane non ha riportato alcune ferite e sta bene. Si trova al momento ospite nel rifugio protetto della Muratella. Dove ha trovato chi si occupa di lui con amore. L’utente di Facebook è felice per lui, perché ora sta bene. Ma vorrebbe tanto che la famiglia che gli ha fatto questo possa pagare per il gesto di crudeltà. Verrà mai identificato il colpevole?