Dimenticato per sei ore sul bus: il piccolo Nong muore dopo quattro giorni di coma
La tragedia, avvenuta lo scorso 11 agosto in Thailandia, ha visto morire il piccolo Nong dopo che l'autista lo ha dimenticato sullo scuolabus per sei ore
Il piccolo Nong Kongbin, 2 anni, è morto dopo quattro giorni di agonia. Il bimbo, dopo essere stato dimenticato per ben sei ore sullo scuolabus che doveva portarlo nel suo asilo, è venuto a mancare dopo quattro giorni di lotta tra la vita e la morte. Le altissime temperature della città thailandese in cui viveva, hanno provocato in lui un malore dal quale non è riuscito più a riprendersi.
La tragica vicenda che riportiamo oggi proviene dalla Thailandia ed ha come protagonista un bambino di soli 2 anni, il piccolo Nong. Lo scorso 11 agosto, sua mamma lo aveva accompagnato, come ogni giorno, sullo scuolabus che lo avrebbe portato nel suo asilo.
Arrivati nella struttura scolastica, per un fatale errore di distrazione dell’autista, il piccolo è stato dimenticato sul bus. L’agonia di essere rimasto da solo sull’autobus chiuso è durata ben sei ore, dalle 7:30 del mattino alle 13:30 circa.
Ad accorgersi che ci fosse qualcosa di strano, è stata proprio la mamma del bambino, Suwapat Yodmanee. La ventiseienne, infatti, sfogliando le foto pubblicate sulle pagine social dell’asilo, aveva notato che in nessuna di loro compariva il suo dolce bambino.
Allarmata, ha effettuato subito una chiamata al personale della scuola, chiedendo informazioni a riguardo. Proprio in quel momento, la tragica scoperta: Nong, dimenticato sul mezzo, aveva trascorso le ultime sei ore in quell’ambiente chiuso, a una temperatura che si aggirava intorno ai 57 gradi centigradi.
Folle la corsa verso la scuola della incredula mamma. Quando è arrivata sul posto, però, il bambino si trovava già nell’ospedale di Maharaj Nakhon Si Thammarat.
La morte di Nong e le responsabilità
Nonostante i numerosi e disperati tentativi da parte dei dottori, il piccolo Nong non è mai riuscito a riprendere conoscenza. Troppo grandi i danni riportati a fegato e reni.
Dopo quattro giorni di coma, i dottori hanno comunicato ai genitori della piccola vittima che non c’era più nulla da fare. Nella serata di sabato scorso, è arrivata la decisione di staccare le macchine che tenevano in vita il piccolo.
Si cercano ora le responsabilità e i motivi che hanno portato a questo triste evento. Come ha dichiarato il direttore dell’asilo, era l’autista ad essere responsabile di tutti i 17 bambini presenti sul bus e che doveva, sicuramente, prestare più attenzione.
La scuola, per ora, ha provveduto ad effettuare un risarcimento alla famiglia della vittima di circa 10.000 baht, circa 250 euro.
Le vicende, ancora non troppo chiare, hanno spinto il capo della polizia ad avviare delle indagini che saranno tese ad incriminare chiunque sia il responsabile di quanto accaduto.