Una famiglia aiuta un cane a ritrovare la sua famiglia, dopo averlo salvato dall’annegamento
Lago Michigan, famiglia trova un cane che nuota stremato nell'acqua: salvato dall'annegamento grazie al loro intervento
La storia che vi raccontiamo oggi ci arriva dal lago Michigan, ed ha come protagonista un cane e una famiglia che lo ha salvato dall’annegamento. Il cucciolo stava nuotando, da solo e senza giubbotto salvagente, nelle fredde e profonde acque del lago oceanico. Il provvidenziale intervento di una famiglia ha salvato la vita al cagnolino.
I Wilcox, questo il nome della famiglia protagonista di questa splendida storia di salvataggio, avevano deciso di trascorrere una giornata di relax sul lago Michigan.
Il programma era quello di affittare un’imbarcazione per l’intera giornata e compiere il tragitto che collega Grand Haven a Frankfort. Il tempo stimato di navigazione si aggirava intorno alle 12 ore.
Arrivati, più o meno, all’ottava ora di traversata, l’attenzione della mamma, Jeannie Wilcox, fu attirata da qualcosa di anomalo che si muoveva in acqua.
Si trattava proprio del cane che, visibilmente stanco, cercava di attingere alle ultime forze che gli erano rimaste, pur di rimanere a galla. Ciò che scioccò di più le persone sulla barca era il fatto che, il punto in cui avevano trovato il cucciolo, distava circa quattro miglia dalla costa più vicina.
Era assurdo averlo trovato lì ed era chiaro che, se nessuno lo avesse estratto dall’acqua, sarebbe morto in poco tempo.
Senza pensarci troppo, i Wilcox decisero di avvicinarsi e di aiutare il povero animale.
Salvato dall’annegamento, il cane ritrova la sua famiglia
Dopo averlo tirato fuori dall’acqua ed averlo accolto sulla loro barca, i Wilcox si sono resi subito conto delle terribili condizioni in cui era il cagnolino. Era infreddolito, bagnato e stanchissimo. Aveva urgente bisogno di una coperta e di rifocillarsi.
Successivamente, l’amorevole famiglia decise che era il momento di cercare di capire da dove arrivasse quel dolce animale e quale fosse la sua storia.
Così, decisero di modificare la loro rotta e di recarsi, invece che a Frankfort, nella più vicina Belmont. Arrivati nella località, cercarono uno studio di un veterinario. Il dottore ha poi provveduto a verificare se il cane fosse provvisto di un microchip e, fortunatamente, ne aveva uno.
Ben presto, grazie all’intervento di questi eroi, il cagnolino ha potuto riabbracciare la sua amata famiglia, che era terribilmente preoccupata per lui.