Viviana Parisi, nuova pista dopo il racconto del testimone: si è diretta verso la montagna
Nuova pista sulla morte di Viviana Parisi e la scomparsa di Gioele Mondello: la dj dopo aver scavalcato il guardrail, si è diretta in una zona diversa da quella del traliccio
Un nuova pista sulla vicenda di Viviana Parisi dopo la testimonianza del padre della famiglia del Nord Italia, a cui la Procura ha rivolto numerosi appelli. L’uomo ha raccontato di aver assistito all’incidente della dj e di averla vista scendere dalla macchina, con in braccio il piccolo Gioele, ancora vivo.
Il dettaglio che ha però spinto le autorità a valutare nuovamente l’ipotesi dell’omicidio-suicidio è la direzione. Secondo la testimonianza, Viviana Parisi, dopo aver scavalcato il guardrail, si sarebbe diretta verso la montagna e non verso il mare, dove si trova il traliccio. La donna sarebbe quindi andata su per le colline per poi cambiare direzione. Per quale motivo? Torna così l’ipotesi dell’occultamento del cadavere del piccolo Gioele e una nuova pista da seguire.
L’ipotesi dell’omicidio: tornano i sospetti
Gli inquirenti avevano escluso la possibilità che Viviana avesse sotterrato suo figlio, poiché le sue scarpe bianche sono “troppo pulite” e perché non sono stati rilevati residui di terra sotto le unghie. E se avesse nascosto il piccolo sotto le foglie? La zona, già perlustrata nei giorni precedenti, è di nuovo uno dei punti in cui i soccorritori si stanno concentrando nelle ultime ore.
Gioele era vivo. In braccio alla madre, in posizione verticale, non era ferito e non era coperto di sangue. Aveva gli occhi aperti e aveva il viso appoggiato sulla spalla destra della madre. Viviana sembrava agitata ed impaurita.
L’uomo ha poi raccontato alle autorità di aver provato a seguire Viviana lungo il sentiero e di averle chiesto se avesse bisogno d’aiuto, ma la dj aveva fretta di allontanarsi. Camminava a passo svelto, ma non correva.
La famiglia ha dichiarato di essersi presentata con ritardo a testimoniare, perché non avevano capito che l’appello fosse rivolto proprio a loro, Soltanto dopo aver letto la descrizione dei “testimoni ricercati” e la storia della mamma morta e del suo bambino scomparso, si sono resi conto che l’incidente era proprio quello a cui avevano assistito.
Nessuna pista esclusa sulla morte di Viviana Parisi
Il Procuratore Angelo Cavallo non esclude alcuna pista: omicidio, suicidio, aggressione da parte di animali o di una persona. I rilievi dei prossimi giorni potrebbero aiutare gli investigatori a capire cosa sia davvero accaduto quel giorno.
Nel frattempo, le ricerche del piccolo Gioele, continuano senza sosta e con ogni mezzo possibile.
Ora è la priorità. Abbiamo a disposizione quattro cani della Polizia di Stato specializzati nelle ricerche di persone scomparse. Non ci fermiamo.
Queste le ultime dichiarazioni del Procuratore Cavallo.