Gioele Mondello, l’autopsia: cosa rivela la tac

La tac eseguita durante l'autopsia di Gioele Mondello ha rivelato alcuni preziosi dettagli sul decesso del bambino; ecco cosa dicono gli esperti

Nella mattinata del 26 agosto 2020 i medici legali hanno effettuato l’autopsia sui presunti resti del piccolo Gioele Mondello. L’esame autoptico dovrà stabilire, in primis, che quel corpo è davvero quello del figlio di Viviana Parisi e Davide Mondello. Si cercano, inoltre, indizi sulle cause della morte. Ecco cosa avrebbe rivelato la tac.

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Gioele Mondello è scomparso, insieme alla madre, Viviana Parisi il 3 agosto del 2020. Il 19 agosto l‘ex brigadiere Giuseppe Di Bello trova i resti di un bambino. L’autopsia eseguita al Policlinico di Messina potrà dirci se si tratta veramente di Gioele Mondello e, si spera, e risponderà alle tantissime domande senza risposta che ci siamo fatti tutti.

Gioele Mondello

La tac ha evidenziato la presenza di alcuni sassolini attorno ai resti del bambino. Queste pietruzze potrebbero dire di più sul luogo del decesso e i medici le analizzeranno attentamente. Un’altro dettaglio emerso dalla tac è la presenza di morsi di animali, segno inequivocabile di un aggressione. Non si può dire, ancora, se si tratta di un aggressione subita dal bambino da vivo o da morto.

autopsia

Daniela Sapienza ha evidenziato il ruolo della tac e dell’importanza di questo esame nella ricerca di informazioni preziose:

“La tac ha l’obiettivo d’identificare la vittima attraverso l’età anagrafica, il sesso e quanto utile per fare i rilievi antropologici. Andremo a vedere se ci sono segni di lesività macroscopica e di determinare l’epoca della morte”.

macchina per la tac

Claudio Mondello, il legale di Davide Mondello, ha dichiarato, sottolineando i suoi dubbi:

“Abbiamo molta fiducia negli esperti che sono stati convocati per determinare progressivamente la verità però è passato troppo tempo e sono intervenuti elementi esogeni per cui non credo che ci daranno delle risposte certe”.

Ad eseguire l’autopsia sono i medici legali Elvira Ventura Spagnolo e Daniela Sapienza, entrambe dell’Università di Messina. La Procura di Patti ha incaricato anche l’entomologo Stefano Vanin, la geologa Roberta Somma e due zoologi dell’istituto “Aleandri”. Il primo, Rosario Fico, è un esperto in materia di tracce di animali trovate sui corpi delle vittime. Il secondo zoologo è Rita Lorenzini, esperta di fauna selvatica.

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Anche Roberta Somma ha spiegato il suo ruolo. Sarà lei, infatti, a stabilire con certezza se i resti del bambino sono stati lì dall’inizio o se sono stati portati in seguito.

“Sono qui per occuparmi della geologia forense, quindi dell’analisi dei terricci e dei territori. Vedremo quale sarà la compatibilità dei terricci con i reperti ritrovati e con i luoghi. È un lavoro complicato, come quello di tutti gli altri esperti, ma il tempo trascorso per il ritrovamento dei corpi,  non sarà un ostacolo per il lavoro”.

Torneremo con aggiornamenti sull’autopsia di Gioele Mondello.