Carlos Corona si scusa dopo una frase omofoba
Carlos Corona si è scusato dopo la frase poco educata scritta sul suo profilo Instagram che ha scatenato le ire di sua mamma Nina Moric
Carlos Corona è finito nella bufera dopo una storia Instagram alquanto aggressiva. Il figlio di Fabrizio Corona e Nina Moric aveva pronunciato al termine di una seduta di allenamento la frase: “La determinazione è tutto nella vita, se non avete le palle siete delle checche”.
Una frase poco colorita che non è piaciuta a sua mamma Nina Moric che sempre tramite il suo profilo Instagram ha rimproverato il figlio per questa uscita: “Vergognati Carlos per ciò che dici. E siccome non trovo parole per l’imbarazzo e il disappunto che provo verso di te, riprendo le parole di nostro Signore e mi viene da dire “Padre, perdonalo, perché non sa quello che fa” – ha scritto la modella croata.
“Sono addolorata nel vedere mio figlio Carlos acquisire questi atteggiamenti, ma soprattutto un linguaggio che non è assolutamente in linea con quella che è stata l’educazione che mi sono premurata di dargli in questi anni. Mi manca il Carlos Maria che mi leggeva e argomentava i saggi di filosofia, mi manca il ragazzo che ho visto crescere giorno dopo giorno e diventare un uomo migliore di quello che potessi immaginare. Chiedo scusa a quanti si sono sentiti giustamente offesi dalle sue parole, ma credetemi, non è in lui” – ha poi continuato la Moric.
Carlos Corona si è poi scusato
La storia incriminata era stata ripostata anche dal padre Fabrizio Corona con la quale sta trascorrendo del tempo insieme nelle ultime settimane.
Per questo e per placare la polemica Fabrizio e Carlos si sono voluti scusare in un video.
“Un errore non voluto, una cosa non pensata” – esordisce Carlos.
“Il fatto non sussiste, anzi mi dispiace, non ce l’ho con nessuno francamente. Neanche con il mio vicino di casa. Penso alla mia vita e basta”. Si scusa Carlos, “Ci dispiace per chi possa essersi sentire offeso”.
Infine l’intervento del padre Fabrizio: “Staremo più attenti, anche nelle nostre cose più goliardiche”.