Giuditta, il cane scambiato per lupo
Giuditta, il cane scambiato per lupo che rischiava di essere ucciso dai cacciatori
Cane scambiato per lupo dai cacciatori rischiava la vita. Ma per fortuna i volontari lo hanno portato in salvo appena in tempo prima che potesse fare una fine terribile. Questa è la storia di Giuditta, un cane lupo cecoslovacco, che un mese fa era scappato dalla sua famiglia adottiva. Vagando per le campagne del pavese, c’era chi pensava ci fosse un lupo in giro.
Giuditta viveva da sola nei campi di mais del pavese, tra i paesi di Pieve del Cairo e Gambarana. All’alba e al tramonto usciva per trovare cibo. Altrimenti se ne stava nascosta per paura delle persone.
I residenti della zona credevano che potesse trattarsi di un lupo, visto che non si faceva avvicinare da nessun essere umano. Invece era un cane, che qualche mese prima era scappato dalla sua casa, dopo essere stato adottato.
Il 13 luglio, a una settimana dall’adozione da parte di una famiglia di Pieve del Cairo, Giuditta era scappata. Non conosceva la zona e non è più riuscita a tornare a casa. Così ha cominciato a vagare nelle campagne di questa zona del pavese.
Ad accorgersi della sua presenza un residente di Pieve del Cairo, che pensava si trattasse di un lupo, come raccontato dai volontari della Lav Oltrepò Pavese.
Eravamo molto preoccupati per le sorti di Giuditta e abbiamo dovuto agire in fretta. Vari appostamenti, anche con il proprietario e con altri cani, non hanno però dato alcun esito. Era terrorizzata e non si lasciava avvicinare.
Come sta il cane scambiato per lupo
Dopo settimane e dopo l’interesse della LAV, che si è appellata anche ai sindaci delle città e alle forze dell’ordine locali, per spiegare che non era un lupo, ma un cane diffidente, per fortuna i volontari sono riusciti a individuarlo. E a catturarlo con una gabbia di cattura ad azionamento manuale.
Attirata dal cibo, Giuditta è finita nella trappola dei volontari. Ora si trova in cura dal veterinario per una profonda ferita all’addome. Che probabilmente si è inferta per scavalcare la recinzione della casa da cui è scappata. Al momento di lei si prende cura la LAV, dopo che la famiglia adottiva precedente ha deciso di non potersi più prendere cura di lei.