Willy Monteiro, il dolore della mamma: “Potevo salvarlo ma non ci sono riuscita”
Parla la mamma di Willy Monteiro, il ragazzo ucciso a Colleferro: "Potevo salvarlo ma non ci sono riuscita, l'hanno massacrato senza pietà".
Tutto il dolore della signora Lucia, la mamma di Willy Monteiro Duarte: “Me lo hanno portato via in un modo orribile. Gli hanno fatto male, tanto male. Picchiato in maniera selvaggia“.
“Avrà sofferto, chissà quanto. E lui che non poteva fare niente, a terra, indifeso. È vero Willy? Hai sofferto? Massacrato senza pietà, povero figlio mio“.
Il 21enne italo capoverdiano è stato ucciso nella notte tra il 5 e il 6 settembre, Willy sognava di diventare cuoco e di trasferirsi a Roma. Ma il suo sogno è stato spezzato in modo brutale. La mamma non si dà pace per tutto quello che è stato fatto al figlio:
“Lui aveva tanto da vivere, ma non c’è più. Non ci sarà più. Lui è felice, sono certa che ci sta guardando dall’alto“. Nel ricordare il suo amato Willy, racconta che “era anche tanto generoso, pensava sempre agli altri“.
“Potevo salvarlo, ma non ci sono riuscita”
La donna ha affermato:
“Se fossi stata presente, se Dio mi avesse dato qualche segnale, lo avrei difeso da quel pestaggio. Mi sarei fatta uccidere e invece non c’ero, non ho salvato il mio bambino. Lui era un fuscello. Cosa poteva fare contro quel gruppo che lo picchiava con furia, a sangue, fino a ridurlo così? Lo hanno picchiato per picchiarlo più forte che potevano. Non cerchiamo vendetta, vogliamo solo giustizia“.
A La Repubblica, la mamma di Willy Monteiro ha raccontato che il desiderio del figlio era di trasferirsi a Roma, nonostante a Paliano fosse contento. Voleva diventare cuoco, già lavorava in un albergo di Artena.
“Era bravo, ogni volta tornava a casa e mi spiegava una nuova ricetta. Lui aveva tanto da vivere, ma non c’è più. Non ci sarà più. Lui è felice, sono certa che ci sta guardando dall’alto“.
I due fratelli Bianchi accusati di omicidio volontario
I ragazzi che lo hanno ucciso a Colleferro quella notte, ieri hanno ricevuto l’accusa di omicidio volontario. Per il medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo del 21enne, i colpi inferti non sono stati dati solo per far del male ma anche per uccidere.
Marco e Gabriele Bianchi e Mario Pincarelli sono in carcere, mentre Francesco Belleggia si trova agli arresti domiciliari. I primi tre rischiano l’ergastolo.