Chi è Daniela Arenoso? Conosciamo meglio la moglie di Fabio Cannavaro
Daniela Arenosa è la moglie di Fabio Cannavaro. I due si sono conosciuti da giovani e non si sono mai lasciati
Daniela Arenoso è la moglie di Fabio Cannavaro, capitano della Nazionale del 2006, che vinse i Mondiali e ultimo pallone d’oro italiano, oggi allenatore. Di Fabio si sa praticamente tutto, conosciamo meglio la sua signora.
Daniela Arenoso, il primo incontro
Daniela è nata a Napoli, il 17 luglio del 1974, e di lei si sa pochissimo. La famiglia Cannavaro del resto è sempre stata molto riservata. Di più si sa della loro lunga storia d’amore.
I due si sono conosciuti da giovanissimi, nel 1990, quando Fabio giocava nella primavera del Napoli. A presentarli, Alfredo, un amico che avevano in comune.
Dopo una festa, è Daniela a fare il primo passo, chiedendo al giovane calciatore di accompagnarla a casa con la sua vespa. Da quella sera i due diventano inseparabili.
Dopo il fidanzamento, durato sei anni, arriva il matrimonio, celebrato nella chiesa di Sant’Antonio a Posillipo e la bellezza di tre figli: Andrea, Christian e Martina.
Daniela su Fabio calciatore e allenatore
In una delle rare interviste concesse, Daniela ha raccontato del suo campione del mondo e della sua carriera: “quando ha alzato la coppa del mondo, quel momento è stato unico e indimenticabile, un emozione fortissima”.
Da Allenatore? Un nuovo lavoro che gli da nuova spinta e lo sta prendendo con tanta passione e gli piace moltissimo, ha questa voglia di diventare bravissimo e dimostrare di poter eccellere anche in questa veste”.
Daniela su Fabio come uomo
Per quanto riguarda invece la sfera privata ha dichiarato: “Un difetto? Tutti ce li abbiamo, ma i pregi superano di gran lunga i difetti, sia come persona che come padre, come marito e persona in generale”.
E ancora, continua la donna: “Fabio è sempre sorridente non si arrabbia mai e questa è la sua arma vincente secondo me”. Parlando poi del segreto del loro matrimonio ha confessato: “la ricetta è molto semplice, tanto amore e tanta pazienza e tanti sacrifici ovviamente”.