Serena Grandi condannata a due anni per bancarotta

L'attrice Serena Grandi accusata di bancarotta con distrazione di beni strumentali della società che gestiva il suo ristorante

Brutte notizie per Serena Grandi. L’ex attrice è stata condannata per bancarotta a causa del crack del suo ristorante di Rimini “La locanda di Miranda” chiuso nel 2015 a due anni dall’inaugurazione.

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Serena Grandi per i giudice non avrebbe conservato le scritture contabili e avrebbe distratto parte dei beni strumentali utilizzati presso lo stesso ristorante senza pagare i dipendenti.

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Pertanto è stata condannata a 2 anni e 2 mesi di reclusione per bancarotta con distrazione di beni strumentali della società Donna Serena srl (proprietaria della Locanda di Miranda), e le irregolarità sui libri contabili.

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L’attrice ha confessato a Repubblica tutta l’amarezza che la sentenza le ha provocato: “Sono senza parole, non mi do pace per l’accanimento nei miei confronti. Sono basita, scossa, non riesco davvero a comprendere. Non capisco cosa c’entrano le cose della mia casa a Roma, in via Archimede ai Parioli, con il fallimento del ristorante. È una giustizia così contorta”.

Una scelta, quella di aprire un ristorante che la Grandi considerava “il buen retiro, dove avrei passato la vecchiaia, lavorando con mio figlio, guardando il mare”.

Edoardo Ercole e la mamma
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Serena Grandi ha ammesso che ricorrerà in appello

Invece dopo due anni abbastanza positivi, nel 2015 la Locanda chiude i battenti con il fallimento. Poi l’accusa di non aver pagato i dipendenti e ora la condanna per bancarotta.

“Ricorrerò in appello, poi me ne andrò da Rimini, negli anni trascorsi in questa città, al di là della vicenda giudiziaria, non ho mai ricevuto nemmeno un invito a partecipare a qualche evento o manifestazione. Mi trasferirò a Milano– ha detto la Grandi.

Serena Grandi condannata
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Poi ha proseguito:

“Ho saputo della condanna dai giornali locali, non ho ricevuto nemmeno l’avviso di presentarmi in tribunale per difendere la mia posizione, i miei beni. Sono disgustata da questa giustizia”.

Una vicenda che sostiene le sia costata carissima: “700 mila euro, tutti i risparmi messi da parte lungo la mia carriera”.