Paolo Brosio ancora in ospedale dopo il COVID-19, niente Grande Fratello VIP?
Paolo Brosio è ancora ricoverato in ospedale per aver contratto il COVID-19, il giornalista non entrerà nella casa del GF VIP
Paolo Brosio è ancora ricoverato in ospedale. Il giornalista sarebbe dovuto entrare nella casa del Grande Fratello VIP la scorsa settimana, ma il ricovero improvviso ha ritardato l’accesso.
Non erano ancora chiari i motivi, ma ora, il giornalista, ha rotto il silenzio nel giorno del suo sessantaquattresimo compleanno spiegando tutte le motivazioni. Inizia così il racconto di Paolo Brosio:
Oggi compio 64 anni da solo in ospedale nel reparto isolato off limits anticovid dell’Istituto Clinico Casalpalocco di Roma. Stanotte alle ore 02:05, dopo nove tamponi negativi, tre positivi, una infezione virale allo stomaco e ai polmoni sono tornato negativo dopo 9 giorni di ricovero proprio nel giorno del mio 64esimo compleanno.
E proprio oggi, dopo tanti giorni, è arrivata finalmente la prima bella notizia. L’infermiera ha avvisato Brosio:
L’infermiera di turno mi ha avvisato: ‘Tanti auguri Paolo sei negativo’ e io giù a piangere. Oggi è il giorno più bello della mia vita, sono triste, felice, piango, rido dalla gioia, non ho mai mollato, ho sempre confidato in Dio, ho pregato tanto la Madonna e San Pio.
L’ingresso al Grande Fratello VIP? Ancora tutto da decidere e niente escluso secondo le sue parole:
Grazie a Endemol e Mediaset che mi hanno seguito con pazienza e affetto facendomi sentire sempre protetto. Grazie ad Alfonso Signorini e ai ragazzi del GF Vip che mi hanno incoraggiato in questi giorni tremendi dove ho visto e sentito i malati soffrire vicino a me.
Vipponi vi ho seguito sempre quando ho potuto, grazie per il vostro applauso, mi avete commosso e dato forza. Forse ci vediamo, dai non litigate. Siate sereni, gioiosi e pensate che qui è dura per davvero. Ho visto morire, soffrire, ve lo dico con il cuore in mano. Siate grati a Dio per l’esperienza che state vivendo, fatene tesoro e non vi dimenticate mai di pensare almeno un minuto al giorno ai malati, a chi soffre. Un abbraccio a tutti, spero di potervelo dare di persona. Se Dio vorrà, ora un altro tampone poi torno a vivere.