Le crisi di pianto di Antonio De Marco e la terapia dallo psicologo interrotta
I genitori di Antonio De Marco lo avevano spinto a consultare uno specialista che potesse aiutarlo
Continuano ad emergere nuovi dettagli sull’interrogatorio svolto da Antonio De Marco con il Gip di Lecce, Michele Toriello. Il fulcro della conversazione si è spostato sul suo stato emotivo e psicologico. Sulle sue fragilità interiori che, anche se non direttamente, potrebbero averlo spinto al duplice omicidio di Eleonora Manta e Daniele De Santis.
Nelle oltre settanta pagine del verbale, questo tema è abbastanza centrale. Proprio De Marco ha menzionato un episodio in particolare, in cui i suoi genitori lo avrebbero spinto a consultare uno psicologo, a seguito di una crisi di pianto che lui stesso aveva avuto.
Si è trattato di un’unica seduta avvenuta dopo alcuni interventi chirurgici alle vertebre che affrontò e che lo provarono molto. Il ragazzo ha poi spiegato che, nonostante le insistenze dei suoi genitori, lui non aveva voluto proseguire la terapia psicologica. Una terapia che avrebbe potuto aiutarlo e, forse, fare qualcosa per evitare ciò che è accaduto in seguito.
I rifiuti amorosi di Antonio De Marco
Sempre nello stesso verbale, si parla della difficoltà di Antonio ad intraprendere una vita sentimentale serena. Lui stesso ha dichiarato che, a pesargli molto emotivamente, nei mesi precedenti all’omicidio, ci sono stati due rifiuti di ragazze alle quali lui si era interessato.
Qualche settimana prima dell’efferato crimine, una collega tirocinante aveva rifiutato la sua corte, dicendogli che preferiva rimanere soltanto un’amica.
Anni prima, invece, una compagna di studi nella facoltà di Biologia, lo aveva respinto perché già impegnata con un altro ragazzo.
Questi due rifiuti, misti alle difficoltà relazionali dell’introverso infermiere, hanno causato in lui tristezza e insicurezza.
Si ipotizza, dunque, che vedere Daniele De Santis ed Eleonora Manta essere così innamorati e felici insieme, abbia causato in lui una rabbia che, alla fine, non è riuscito a controllare.
Mentre si continua ad indagare, soprattutto per trovare il reale movente che lo abbia spinto a compiere il fatto, i due legali del reo confesso, hanno avviato le pratiche per far sì che De Marco venga sottoposto ad una perizia psichiatrica. L’intento è quello di capire se il killer di Lecce sia completamente in grado di intendere e di volere.