Il calciatore inglese Matt Morton ha fatto coming out: le sue parole

È tempo di confessioni anche in ambito calcistico. Il calciatore inglese Matt Morton ha fatto coming out, ai microfoni di Sky Sports lo sportivo ha dichiarato di essere gay e di essersi tolto un peso.

Matt Morton

Il ragazzo, giocatore nel Thetford Town FC, è uscito allo scoperto dopo che un suo collega, Thomas Beattie ha fatto la stessa cosa. Matt Morton ha poi confessato di aver scoperto di essere attratto dagli uomini da non molto tempo.

Il ragazzo ha capito di provar qualcosa per un altro uomo a fine del gennaio 2018. Il suo coming out è una speranza per tutti i ragazzi gay che ancora non trovano il coraggio di confessare il loro orientamento, per paura di ritorsioni e bullismo.

Sono perfettamente consapevole che essere un giocatore-manager che fa coming out sia un caso relativamente unico. Ma questo significa che puoi aiutare tutte le persone che in futuro vorranno farlo. Questo è importante per me. Se le mie spalle sono abbastanza larghe da supportare gli altri che poi vogliono seguire le mie orme, allora è fantastico.

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Il ragazzo ha chiarito di non aver mai avuto relazioni serie e durature con altre donne. Si è sempre giustificato con scuse poco credibili fin quando ha capito qual era il vero ostacolo.

Matt morton

Mi è sembrato molto surreale, ma allo stesso tempo è stato molto naturale. Non ho mai avuto quelle storie d’amore in stile Disney con nessuna delle ragazze con cui sono uscito. Tutto il mio tempo era dedicato al calcio, al lavoro e agli amici, quindi non c’era più tempo per altro.

Questa è diventata una buona scusa. Se mi vedessi scendere in campo e poi mi vedessi giocare, forse non sarei proprio quello che ti aspetteresti! Niente di tutto ciò si adatta al mondo del pallone, e questo costringe le persone a uscire dalle proprie idee preconcette su cosa sia una persona gay e cosa sia un calciatore della vecchia scuola.

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Il suo coming out ha avuto delle ripercussioni in famiglia. Il padre, ha confessato, non ha ben compreso la situazione e si è chiuso in se stesso. Al contrario, i compagni di squadra sono stati una vera spalla su cui contare.

Con mio padre non ci siamo parlati per un breve periodo di tempo. Non penso sia stato odio da parte sua, ma ignoranza. Diciamo che è come se una piccola parte del suo mondo fosse crollata, ma poi ha capito. Reazioni negative di altri compagni? Pensavo ci potessero essere, ma sono lieto di poter dire che nessuno mi ha mai trattato diversamente. Adesso sono più felice che mai.