Cos’è l’effetto riflettore e cosa prova davvero chi lo vive
Gli psicologi confermano: l'effetto riflettore è reale. Vi spieghiamo come spegnere questa ossessione
Egocentrici e paranoici? No, semplicemente presi e persi nell’effetto riflettore, quel sentimento che consiste in una sopravvalutazione della personale presenza nella vita degli altri.
Se la sensazione è quella di essere i protagonisti di The Truman Show o che le attenzioni degli altri, in negativo e in positivo, siano rivolte sempre a voi, continuate a leggere questo articolo.
Effetto riflettore: cos’è e come accorgersi di averlo
Se avete la sensazione che le attenzioni degli altri siano sempre rivolte nei vostri confronti, probabilmente siete affetti da quelli che gli psicologi chiamano effetto riflettore.
Sono moltissimi gli studi in psicologia sociale che sostengono la veridicità di questo fenomeno. Potremmo definirlo, con parole semplici, un egocentrismo piuttosto smisurato, ma in questo caso il narcisismo o la mania di protagonismo esulano totalmente dalla definizione in questione.
Il mondo e le persone: tutto gira intorno a noi
Si tratta di sensazioni che percepisce l’individuo affetto dall’effetto riflettore: sembra che il mondo e le persone che circondano ci guardino e ci osservino, pronte ad emettere i loro giudizi.
In realtà però, quello che accade dentro di noi è tutto il contrario: sono gli altri ad essere al centro del nostro universo in quanto, tra le nostre preoccupazioni maggiori, c’è il giudizio degli altri.
Come spegnere una volta per tutte l’effetto riflettore
Chiaro è che perdersi all’interno di questa condizione può diventare faticoso, oltre che incidere sul benessere personale nelle persone. Per spegnere del tutto l’effetto riflettore occorre diventare consapevoli delle proprie capacità e consapevolezze, annullando tutto il resto.
Certo, ci saranno sempre persone che giudicheranno o criticheranno il comportamento altrui, tuttavia nella maggior parte dei casi si tratta di una mera ossessione.
E anche qualora qualcuno ci stia osservando, che importa? Impariamo a non prestare attenzione a quelle persone e restiamo concentrati sul valore personale che ci attribuiamo.