Cane morto dentro perché abbandonato in casa, vicina chiede aiuto

Cane morto dentro a causa dell'incuria dei proprietari, vicina di casa chiede aiuto

Un cane morto dentro. Dei proprietari che non hanno fatto nulla per aiutarlo negli ultimi anni della sua vita. Anzi, che lo hanno praticamente abbandonato a se stesso in quella casa che doveva essere piena di cure e di amore. E una vicina di casa che chiede aiuto affinché sia fatta giustizia.

Cagnolino anziano in fin di vita

Sonia Martins è una donna che vive nel comune di Peña, nello stato di Santa Catarina (Brasile), che chiede giustizia per un povero cane.

La donna non è rimasta indifferente di fronte all’ingiustizia compiuta ai danni di Meg, un cane anziano che è stato messo da parte dai suoi proprietari. Il cane non vuole più vivere.

Meg il cucciolo anziano

Il cane di 13 anni viveva con la famiglia vicino alla casa di Sonia. Quando i vicini hanno deciso di trasferirsi, l’hanno lasciata indietro. Nel loro futuro non c’era più spazio per lei.

Queste persone hanno deciso di abbandonare al suo destino il povero cane anziano, a vivere gli ultimi giorni della sua vita completamente da sola. Senza nessuno che si prendesse cura di lei.

Cagnolino morto da solo

I vicini si sono accorti di quello che stava accadendo quanto il cane anziano ha iniziato a lamentarsi ululando di continuo. Voleva avvicinarsi e dare cibo e acqua, ma Meg non voleva mangiare.

La donna ha deciso di denunciare sui social la situazione, pubblicando il giorno successivo al trasferimento dei vicini un appello. Era urgente intervenire. Il cane aveva perso la voglia di vivere.

Cane morto per colpa dei proprietari
Fonte Pixabay

Cane morto dentro per colpa della famiglia che doveva amarlo: chi può aiutarlo

Sonia ha dato vita a una campagna per cercare di trovare un proprietario a Meg, anche perché presto la casa sarà venduta.

https://www.youtube.com/watch?v=1SlHKpkkfYw
Fonte YouTube MAI PM

Condividete affinché nessun animale domestico debba più morire dentro come Meg. E affinché tutte le creature siano trattate con dignità fino all’ultimo respiro.