Napoli, bimbo nato morto: la nonna materna ha deciso di parlare
Napoli, bimbo nato morto alla Sanatrix, la nonna materna ha deciso di parlare di ciò che hanno vissuto
Sono ancora in corso le indagini per la vicenda del bimbo nato morto, alla clinica Sanatrix di Napoli. Gaetana, la nonna materna, ha deciso di rompere il silenzio e di parlare di ciò che hanno vissuto in quelle ore, poco prima del decesso. I famigliari quando hanno saputo del dramma, hanno distrutto l’ingresso del nosocomio.
La tragedia si è consumata nella serata di giovedì 5 novembre. La mattina la giovane mamma, di circa 20 anni, ha iniziato ad accusare strani malori ed aveva anche la febbre.
I suoi parenti si sono subito allarmati ed hanno deciso di portarla nella clinica, per tutti i controlli necessari. I medici dopo la visita hanno deciso di ricoverarla.
Intorno alle 19:00, però, l’hanno portata in sala operatoria, per un cesareo. A quel punto, per il neonato non c’è stato più nulla da fare. Purtroppo, nonostante i tentativi di rianimazione dei medici, il suo cuore non ha mai ripreso a battere.
I famigliari del piccolo, appena sono venuti a conoscenza della tragedia, hanno deciso di chiedere al personale sanitario tutte le spiegazioni. Però, nel giro di pochi minuti si sono create delle tensioni, che si sono trasformate presto in un raid. Hanno danneggiato una vetrata ed anche alcuni vasi che erano nel cortile.
Secondo ciò che riporta il noto quotidiano Il Mattino, Gaetana la nonna materna, ha deciso di parlare di ciò che hanno vissuto. Hanno denunciato la vicenda alle forze dell’ordine, che hanno tempestivamente aperto un fascicolo d’indagine.
Il racconto della nonna materna del bimbo nato morto
Vogliamo giustizia per capire se si poteva evitare la morte di un bimbo. Vogliamo chiarezza su ciò che è accaduto e sul perché mia figlia non è stata operata quando il ginecologo ha espresso che fosse opportuno portarla in sala parto.
Quando l’abbiamo portata in clinica, l’hanno sottoposta ad un test Covid rapido effettuato sul dito, che ha dato esito negativo.
Il dottore che ha eseguito il parto e di cui ci fidiamo, ci aveva detto che la direzione della clinica aspettava l’esito del tampone, per questo mia figlia era giunta prima delle 13:00 in clinica ed è andata in sala parto alle 19:00.