Palermo, bambina di 8 anni ferita dalla mamma: il biglietto sul tavolo
Prima di prendere il coltello ed aggredire la bambina di 8 anni, la 40enne ha scritto un ultimo biglietto
Un biglietto, un presagio e poi il disperato gesto di una madre di 40 anni, che ha tentato di uccidere la sua bambina di 8 anni. Questo è quanto è accaduto a Palermo. “Le mie figlie saranno per sempre con me”, dopo le parole scritte su un foglietto di carta, la donna ha preso un coltello da cucina e ha sferrato diverse coltellate contro sua figlia, che stava dormendo nel suo letto.
La piccola. fortunatamente, è riuscita a difendersi dallo stato confusionale della sua mamma. L’altra sorellina di 6 anni, si è svegliata sentendo le grida di sua sorella maggiore. Dopo aver sferrato la prima coltellata, la mamma ha esitato ed è così che la piccola è riuscita a difendersi.
Dopo il disperato gesto, la 40enne è corsa per le scale del condominio ed ha tentato di togliersi la vita. Un vicino, accortosi di ciò che stava accadendo, è riuscito ad intervenire e a fermare la donna. In seguito, ha allertato i soccorsi.
Le condizioni della bambina di 8 anni
La bambina di otto anni ora si trova ricoverata all’ospedale Di Cristina, insieme alla sorellina di 6 anni, che invece si trova sotto osservazione precauzionale. Fortunatamente le ferite riportate, non sono risultate fatali.
Il papà delle due bambine è sotto shock per quanto accaduto. Ha raccontato che più volte la donna aveva mostrato sbalzi d’umore:
Mi avevano detto che l’aveva graffiata con le unghie, ma adesso ho saputo che erano coltellate. Non riesco a crederci. La mia bambina ha medicazioni sul viso, sul braccio, sul petto.
Anche il nonno paterno ha raccontato del travagliato rapporto tra i due e di come la 40enne era diventata più aggressiva.
Tante volte mio figlio le aveva suggerito di fare un percorso per stare meglio con se stessa. Sono stati anni di litigi, lei a poco a poco era diventata più dura nei modi, più aggressiva. Sono stati loro a decidere di lasciarsi.
La donna si trova ora ricoverata all’ospedale Ingrassia, per un trattamento sanitario obbligatorio. Dovrà ora rispondere dell’accusa di lesioni familiari aggravate.
Moglie e marito si erano separatati legalmente due settimane fa e il giudice aveva deciso per l’affidamento congiunto delle due bambine. L’uomo ha raccontato che diverse volte, l’ex moglie, aveva ostacolato gli incontri tra padre e figlie.