Omicidio Gabriel Feroleto: Nicola Feroleto condannato all’ergastolo
Dopo la condanna di Donatella Di Bona, arriva anche la sentenza per Nicola Feroleto: condannato all'ergastolo
Dopo la condanna di Donatella di Bona, è stata emessa anche la sentenza per Nicola Feroleto, accusato con la donna, dell’omicidio del piccolo Gabriel Feroleto. La Corte d’Assisi ha condannato l’uomo all’ergastolo, come richiesto dai Pm. Per la mamma del piccolo, invece, la condanna è di 30 anni di reclusione con rito abbreviato.
L’omicidio del bambino di due anni, risale allo scorso 2019, quando Donatella si aggirava per le strade di Piedimonte San Germano, con il figlio senza vita tra le braccia. La donna implorava aiuto, affermando che un pirata della strada aveva investito il suo bambino.
Affermazioni presto smentite dagli inquirenti. Sul corpo del piccolo Gabriel c’erano vari segni di violenze fisiche. Dopo l’arresto e dopo vari interrogatori, Donatella ha deciso di confessare la verità ed ha puntato il dito anche contro Nicola, che invece si è sempre dichiarato estraneo ai fatti.
Di Bona ha raccontato che quel giorno si trovavano in un campo, in macchina. Nicola stava cercando di avere delle effusioni amorose, ma lei non poteva poiché era indisposta e davanti al suo rifiuto, l’uomo si è infuriato. Gabriele si è spaventato ed ha iniziato a piangere. Un pianto che Donatella Di Bona non è riuscita a calmare, così per farlo stare zitto ha iniziato a strangolarlo con le sue mani e in seguito con un calzino, finché non è morto.
Nicola è rimasto a guardate, poi ha preso il corpo senza vita di Gabriele e lo ha gettato tra i rovi, minacciando Donatella:
Mi ha detto che dovevo prendermi la colpa io, altrimenti mi avrebbe ucciso.
L’alibi di Nicola Feroleto
Dopo quando accaduto, intorno alle 15:30, Nicola Feroleto è tornato a casa sua, dalla sua compagna Anna. Quest’ultima sapeva della presenza di un altro figlio nella vita del suo uomo e del tradimento con Donatella, ma aveva deciso di perdonarlo.
Quando però, Nicola le ha chiesto di mentire alle forze dell’ordine e di dire che quel giorno, verso le 14;00, si trovava a casa con lei, Anna ha capito tutto e ha scelto di fare la cosa giusta.
Ha raccontato la verità agli inquirenti, smontando così l’alibi di Feroleto. Al momento dell’omicidio, Nicola non era a casa, è rientrato intorno alle 15:30, si è seduto ed ha mangiato, senza dire una parola.
Mi ha chiesto di confermare il suo alibi, ma non l’ho fatto. Lo odio, mi fa schifo. Schifo.