Treviolo, il piccolo Matteo Ottaviani non ce l’ha fatta: si è spento a 9 anni
Treviolo, il piccolo Mario Ottaviani non ce l'ha fatta: si è spento a 9 anni dopo una lunga battaglia contro il cancro
Dopo una battaglia durata tre lunghi anni, il piccolo Matteo Ottaviani, non ce l’ha fatta. Si è spento a soli 9 anni, dopo aver accusato un malore. I medici lo hanno ricoverato tempestivamente e nonostante il loro intervento, tutti i tentativi di salvarlo, per lui sono risultati vani.
Una famiglia ed una comunità distrutta per questa grande ed improvvisa perdita. Il bambino viveva a Treviolo, un piccolo comune in provincia di Bergamo.
La sua battaglia è iniziata nel 2017. Quando i medici hanno scoperto che era affetto da un cancro. Lo hanno sottoposto a chemio e radioterapie tempestive.
In un primo momento, tutti i loro trattamenti hanno portato ai risultati sperati. Il tumore sembrava essere sparito. Nel 2019 però, durante un controllo di routine, i dottori hanno scoperto che il cancro era tornato e questa volta si era diffuso in diverse parti del suo corpo.
Sono intervenuti in fretta, con tutte le terapie necessarie ed alla fine tutto sembrava essersi concluso per il meglio. Il piccolo Matteo aveva sconfitto di nuovo questa malattia.
Questo però, fino a marzo di quest’anno, quando i medici hanno scoperto che c’era una nuova recidiva. Hanno avviato subito tutte le cure ed il piccolo, con il supporto e l’amore dei suoi familiari, ha continuato a combattere contro questa malattia. Fino a quando la scorsa settimana non è stato colpito da un improvviso malore.
Morte Matteo Ottaviani, il triste epilogo
I genitori allarmati, lo hanno portato tempestivamente all’ospedale Giovanni XXIII, affinché i dottori potessero fare qualcosa per aiutarlo. Hanno scoperto che aveva una perforazione dell’intestino ed hanno provato sin da subito ad intervenire, ma poco dopo il suo cuore ha cessato di battere. Tutti i tentativi di salvarlo, si sono rivelati inutili.
I genitori Mario e Sara dopo il suo tragico decesso, hanno deciso di donare le sue cornee. Il papà, all’Eco di Bergamo, ha dichiarato:
Abbiamo avuto la fortuna di avere un bambino che ci ha dato tanto coraggio e noi l’abbiamo dato a lui.