Alena Seredova non guarisce, ancora positiva non vede Vivienne Charlotte da 15 giorni
Il dolore più grande del virus è la solitudine. Lo sa bene Alena Seredova che da 15 giorni ancora non può vedere i suoi figli
Alena Seredova è ancora positiva al Coronavirus. La modella dopo aver annunciato di aver contratto il virus, si lascia andare anche a qualche sfogo sul suo profilo Instagram. Il messaggio in particolare è rivolto alla sua femminuccia, Vivienne Charlotte.
La piccola, terza figlia di Alena Seredova e prima nata dalla relazione con Alessandro Nasi, è lontana dalla mamma da troppo tempo. La modella ha infatti raccontato:
Sono un paio di giorni che sto molto meglio, che sono di nuovo piena di energia. Sono strafelice di questo. Purtroppo però il secondo tampone di controllo è risultato ancora positivo perciò sono ancora chiusa. Sono molto delusa da questo.
Alla donna mancano ovviamente anche i due figli maschi, Louis Thomas e David Lee, nati invece dal primo matrimonio con Gigi Buffon. Però è consapevole che alla neonata serva molto il contatto con la mamma:
Penso che per lei sia più facile che per me, lei non ha la cognizione del tempo, ma sono passati 15 giorni e non vedo l’ora di abbracciarla.
La piccola è però in buone mani, il papà le dà tutto l’amore necessario. Purtroppo però, la mancanza si fa sentire giorno per giorno. La piccola è arrivata a Maggio 2020 e non si è separata mai dalla madre.
Io avevo già smesso di allattare prima perché non avevo abbastanza latte, la piccolina è stata anche già svezzata, quindi alla fine è andata liscia. Per lo svezzamento mi sono confrontata con il mio pediatra di Praga e con quello italiano e ho fatto un mix
Su come abbia preso il virus, resta il mistero. A volte, basta davvero poco per contrarre il virus ed è stato forse il caso della modella. L’importante è che anche il peggio sia passato.
Non so come l’ho preso, non dai familiari perché sono risultati tutti negativi. Abbiamo traslocato un po’ di tempo fa e abbiamo dovuto aggiustare ancora delle cose, qualcuno probabilmente me l’ha passato.