Domenico Diele, arriva la sentenza definitiva: ecco cosa ha stabilito la Corte di Cassazione
Decretata la pena che dovrà scontare Domenico Diele, reo di aver travolto con la macchina e ucciso una donna
Con la sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione, diventa definitiva la condanna a Domenico Diele per omicidio stradale. L’attore toscano, 35 anni, dovrà scontare 5 anni e 10 mesi di reclusione per la morte di Ilaria Dilillo, 48enne salernitana travolta e uccisa, lungo l’autostrada A2 del Mediterraneo, dalla sua automobile, la notte del 24 giugno 2017.
Domenico Diele circolava senza patente
Peraltro, Domenico Diele si trovava alla guida del mezzo senza patente, sospesagli da 6 mesi aver consumato sostanze stupefacenti. Secondo la tesi dell’accusa l’uomo, notato lo scooter appena pochi istanti prima dell’impatto, frenò, ma la vettura cominciò ad arrestare la marcia solamente dopo aver travolto l’altro veicolo.
Confermato il verdetto della Corte d’Appello
La Suprema Corte ha confermato il verdetto emanato dall’Appello, che, a sua volta, aveva ridotto la pena comminata col processo di 1° grado. Accusato di omicidio stradale aggravato, Diele era stato inizialmente punito con una reclusione di 7 anni e 8 mesi.
La Procura di Salerno si era appellata alla Cassazione contro la decurtazione della pena, lamentando la mancata applicazione della sanzione amministrativa accessoria derivante dal fatto che l’interprete fosse alla guida, malgrado la licenza gli fosse stata revocata.
Pene accessorie
Gli ermellini hanno però definito inapplicabili le pene accessorie (interdizione legale e interdizione dagli uffici pubblici). Nella sentenza sono state, pertanto, revocate le pene accessorie ed è stata disposta la sospensione della patente, mentre per il resto è stata confermata la sentenza della Corte di Appello.
Domenico Diele: la versione data agli inquirenti
L’incidente accadde all’altezza dello svincolo Pontecagnano Sud, tra Montecorvino Pugliano e Pontecagnano, in provincia di Salerno, mentre, da Matera, Domenico Diele stava rientrando a Roma, in cui era impegnato per le riprese di un film. Con la sua Audi A3 travolse la 48enne che era in scooter. Affermò che fu frutto di una distrazione e di non avere assunto droghe quel giorno, ma in quello precedente. I giudici hanno respinto la versione. In base agli accertamenti successivi, il 35enne stava viaggiando a circa 160 km/h.