Era troppo aggressivo, così il rifugio ha deciso di ricorrere all’eutanasia: come è finita la sua storia
Ha lottato con tutte le sue forze, per rimanere aggrappato alla vita: il salvataggio di Zelus
La storia del pit bull Zelus ci insegna che non bisogna mai darsi per vinti e che c’è sempre una speranza. Quando il cucciolo è arrivato al rifugio, era pelle ed ossa, reduce da un passato di maltrattamenti, da un abbandono e da una vita da randagio. Purtroppo i cani di questa razza sono quelli più soggetti ad abbandono da parte della famiglie.
Oltre a ciò, sono anche quelli che vengono meno adottati e che nei rifugi sovraffollati, finiscono sulla lista dell’eutanasia e vengono soppressi per via dell’etichetta di cani “non adottabili”.
Chiunque si reca al rifugio per prendere un cane, di certo non sceglie un pit bull, una razza da sempre giudicata aggressiva e pericolosa.
Una coppia di addestratori, quando ha letto la sua storia, ha sentito di dover fare qualcosa per Zelus. Amanda e Tanner hanno definito le sue immagini strazianti e sentito sulla propria pelle come quel cane avesse lottato per riuscire a vivere così a lungo.
Siamo andati al rifugio proprio lo stesso giorno dell’eutanasia di Zelus. Era finito sulla lista nera, non interagiva con gli esseri umani, le sue condizioni di salute erano disastrose ed era un pit bull. Cos’altro mancava per essere condannato a morte? Abbiamo fatto una proposta ai ragazzi. Volevamo prima provare a lavorare con lui e a rieducarlo.
Lo abbiamo portato via da quella struttura e lo abbiamo farro salire a bordo della nostra auto. Nei giorni successivi abbiamo cercato di insegnargli l’amore e la coerenza. Il nostro obiettivo era quello di lavorare sul suo comportamento, per renderlo sicuro ed affidabile e poi di trovargli una famiglia.
Il cambiamento di Zelus
La prima volta che gli abbiamo riempito la ciotola di cibo, i suoi occhi si sono illuminati. Era come se non avesse mai viso così tanto cibo in tutta la sua vita. Il suo atteggiamento purtroppo era ancora aggressivo, ma aveva tutte le ragione del mondo per non fidarsi degli esseri umani. Ci abbiamo impiegato molto tempo, giorni settimane e poi mesi… alla fine però, tutti i nostri sforzi hanno dato i loro frutti.
Un giorno, è salito sulle gambe di Tanner ed ha poggiato la testa sulle sue spalle. Come se volesse dirgli: ok ho abbassato la guardia, finalmente mi fido di te.
La storia di Zelus ci dimostra che non dobbiamo mai darci per vinti e che ogni obiettivo può essere raggiunto!