“Aspetto che si risvegli!” Lo straziante racconto della sorella di Marina, mamma incinta morta insieme al suo bimbo
Treviso, Marina Lorenzon morta insieme al bimbo che portava in grembo: lo straziante racconto della sorella sull'accaduto
Un evento drammatico è avvenuto lo scorso martedì 15 dicembre. Purtroppo una giovane donna, chiamata Marina Lorenzon, è morta insieme al bimbo che portava in grembo. La sorella pochi giorni dopo il decesso, ha deciso di rompere il silenzio. Ha voluto parlare della ragazza e del suo desiderio di diventare madre.
Tutto è iniziato in un pomeriggio come un altro. La donna era uscita dalla sua abitazione a San Biagio di Callalta, per andare al Consultorio di Treviso. Stava seguendo il corso preparto.
Il piccolo Kaylen sarebbe dovuto venire al mondo tra circa 10 giorni e tutta la famiglia era al settimo cielo. All’improvviso, proprio durante il corso, Marina ha accusato una forte fitta alla pancia. Le sue condizioni sono apparse gravi sin da subito.
Infatti i presenti hanno allertato d’urgenza i sanitari. L’ambulanza è arrivata sul posto in pochi minuti. I medici presenti a bordo, vista la situazione critica, hanno avviato tempestivamente tutte le manovre di rianimazione, che sono proseguite fino al pronto soccorso.
Il suo cuore non ha mai ripreso a battere. Per questo, in ospedale hanno deciso di sottoporla ad un cesareo d’urgenza. Però, quando il bimbo è venuto al mondo, non respirava. Hanno provato a rianimare anche lui, ma intorno alle 18:00, i medici non hanno potuto far altro che constatare il decesso della mamma e del figlio.
I dottori credono che la morte della donna, sia avvenuto a causa di un aneurisma, ma sarà solo l’autopsia a dare tutte le conferme ai loro dubbi.
Morte Marina Lorenzon, il racconto di Elena la sorella
Marina viveva a Londra, ma i suoi familiari erano riusciti a convincerla a tornare in Italia, proprio per il parto. La sorella, sull’accaduto ha dichiarato:
Non riesco a crederci: mi aspetto che si svegli da un momento all’altro. Era al settimo cielo per l’arrivo del figlio. Era una zia tenerissima, amata dalle mie due bambine e sarebbe stata una mamma stupenda. Amava i viaggi e la conoscenza di altre culture, eravamo stati a casa sua a Londra, ma per le ultime settimane di gravidanza le avevamo chiesto di rientrare e stare in famiglia. Noi l’avremmo supportata.
Stava benissimo, per questo noi siamo sconvolti. Mia madre l’ha vista uscire di casa alle 15 del pomeriggio e non è più rientrata. So che per mia sorella questo figlio era la gioia più grande e mi sento di fare un appello: avrebbe voluto riposare insieme a lui, abbracciati, nella stessa bara. Chiedo che venga rispettato il suo desiderio!