Sanremo 2021 con il pubblico: “Sarà recluso”
Pur di contare sul pubblico, Amadeus ha in serbo un piano ad hoc per Sanremo 2021
Sanremo senza pubblico non è Sanremo. Lo aveva dichiarato a suo tempo Amadeus. Il direttore artistico e conduttore della 71esima edizione era intervenuto con prontezza in seguito alle voci di una kermesse priva di spettatori in sala. Restava da capire in quale modo sarebbe riuscito a coronare questo suo desiderio, date le circostanza esterne in cui ci veniamo inevitabilmente a trovare.
Sanremo: misure d’emergenza
Esce ora una voce, riportata da Dagospia, il ventennale sito diretto da Roberto d’Agostino. Ebbene, l’idea al vaglio è di tenere centinaia di persone protette e recluse fino al 2 marzo, data del via all’evento nazionalpopolare per eccellenza. Allo scoccare dell’ora X, grazie ai tender, gli ospiti approderanno al porto e da lì, attraverso dei pullman, verranno direttamente condotti al teatro Ariston. La soluzione è decisamente suggestiva, anche se, al momento, in Rai non danno né conferme né smentite.
Rifugio sicuro
In base alle voci raccolte dal portale, la manifestazione canora intende creare una specie di bolla, ricalcando quanto si fece all’epoca della prima ondata di Covid-19 per consentire la conclusione del campionato NBA.
Fino al 2 marzo quattrocento persone saranno sulla Smeralda, la nave da poco varata di Costa Crociere. Tamponati quotidianamente, controllati con costanza, i componenti del pubblico del Festival di Sanremo 2021 sarebbero così tutelati.
Macchina pienamente in funzione
Tra le soffiate, riporta sempre Dagospia, la struttura operativa attorno al Festival rimarrebbe totalmente operativa. Il Palafiori ospiterà i discografici, gli addetti ai lavori, il presidio delle radio, la Sala stampa e le trasmissioni del daytime in collegamento dalla Città dei Fiori.
Sanremo: il Dopofestival rischia il taglio
Certi format del servizio radiotelevisivo avranno luogo nel celebre Casinò o sul palco di piazza Colombo, da dove partirà il lungo red carpet fino all’Ariston. Tra i dubbi ancora in piedi, spicca quello relativo al Dopofestival: le circostanze rischiano di indurre i vertici di Viale Mazzini al taglio.