Muore a 17 anni nel suo letto mentre stava giocando a un videogioco
Il corpo del 17enne è stato trovato privo di vita la notte scorsa
Ragazzino di 17 anni muore mentre prova un videogioco. Davanti al letto, nella sua cameretta, scorrevano ancora sul televisore le immagini. Ma lui non gareggiava più. La madre lo ha trovato con gli auricolari indossati e il joystick sulle gambe. Fatale una malattia congenita diagnosticatagli nel 2019.
Gregory Guarnieri: il cuore ha smesso di battere
La giovane vittima, Gregory Guarnieri, abitava a Mondovì, nel cuneese, in frazione Rifreddo. Era una promessa del baseball, fino a quando, lo scorso anno, la commissione medica non lo ha fermato. Problemi al cuore, quello che la scorsa notte ha smesso di battere.
Funerali previsti sabato
Lo studente è deceduto nel proprio letto, cuffie alle orecchie, di fronte alla tivù della sua cameretta, alle prese con un videogame d’azione. Era figlio unico, viveva in frazione Rifreddo di Mondovì con il papà Vincenzo, la mamma Nadia e la nonna Paola. Si impegnava tantissimo, asseriscono dalla società di baseball locale.
A trovarlo la mamma, stupita che, alle 4 di notte, la televisione fosse ancora accesa nella sua stanza. Ha chiamato la Croce Rossa, ma il medico del 118, intervenuto con i Carabinieri, non ha potuto fare altro che constatare la prematura scomparsa e ipotizzare fin dal principio che dietro alla crisi ci fosse quel suo fragile cuore. Escluse modalità violente. La salma è stata composta al cimitero di Mondovì. I funerali dovrebbero tenersi sabato 2 gennaio, nella parrocchia di Rifreddo, alle ore 14.30.
Il manager ne era entusiasta
Gregory – ha dichiarato Sergio Fomentelli, suo allenatore fino all’età di 15 anni – era bravo in ogni ruolo, ma soprattutto come lanciatore. Aveva cominciato a lanciare con il suo manager cubano Kini, che ne era entusiasta.
Gregory Guarnieri: il disegno l’altro suo talento
Se problemi di salute non ne avessero fermato la corsa – ha proseguito Fomentelli – avrebbe potuto fare parecchia strada. L’altro suo talento era il disegno. Presso la scuola di grafica e comunicazione pubblicitaria Cravetta Marconi di Savigliano era uno degli allievi più brillanti.