“Ringhiava e non ci permetteva di avvicinarci. La cosa peggiore, l’abbiamo scoperta quando le abbiamo tolto il collare”
La storia di Princess, la femmina di pit bull abbandonata incatenata in una discarica
La protagonista di questa storia è una femmina di pit bull di circa 8 anni, che per anni ha vissuto incatenata in una discarica. Le persone le passavano accanto e la ignoravano. Il solo fatto che appartenesse a quella razza la faceva apparire come un animale pericoloso e aggressivo.
Fortunatamente, due ragazzi dal grande cuore, quando hanno visto la situazione in cui viveva, hanno deciso di fare qualcosa per aiutarla. Ma aiutare un cane trascurato e maltrattato per anni, senza alcuna fiducia negli esseri umani, non era affatto un compito semplice.
Il primo giorno lontana da quella discarica, i ragazzi hanno dovuto metterle la museruola. La cagnolina aveva paura di essere toccata, ma i soccorritori dovevano assolutamente toglierle quel collare che indossava da così tanto tempo e che le aveva provocato gravi ferite sul collo.
Quando finalmente siamo riusciti a toglierle il collare, ci siamo resi conto che l’accessorio era incrostato di sangue e fango e che aveva una ferita infetta. Da quel momento è iniziato il suo lungo processo di recupero e il nostro tentativo di guadagnare la sua fiducia.
Il recupero del pit bull
La povera pit bull si rifiutava di varcare qualsiasi porta e se qualcuno cercava di avvicinarsi a lei, ringhiava e mostrava i denti. Ci sono volute settimane, ma grazie ai costanti tentativi dei ragazzi, alla fine sono arrivati i primi risultati. Ad un mese preciso dal suo salvataggio, la cagnolina si è finalmente sentita a suo agio dentro una casa.
Ha iniziato a trovare conforto nella veranda e a permettere ai due giovani di accarezzarla. Oggi si siede sulle loro ginocchia e gli dimostra la sua gratitudine leccandogli le mani e facendogli le feste. Il cane in cui nessuno credeva più ora si chiama Princess, ha una casa calda ed amorevole e due persone che si prendono cura di lei quotidianamente.
Questa storia ci ha insegnato che non bisogna mai perdere la speranza e che l’amore continua ad essere lo strumento più forte e indispensabile per curare un animo ferito.
Il ringraziamento più grande va ai due ragazzi che non sono rimasti indifferenti davanti alle sofferenze di Princess.